Sorrento, la banda che svaligia le case di residenti e turisti: «Soporiferi nei condizionatori per narcotizzare le vittime»

Una serie di colpi a catena in tutta la penisola preoccupa sindaci e forze dell’ordine

Entrano nelle abitazioni di notte, portano via tutto ciò che riescono a trovare e poi scappano a bordo di auto di grossa cilindrata. È questo il copione che negli ultimi giorni si sta ripetendo in diversi paesi della Penisola Sorrentina, dove una banda di ladri sta seminando il terrore tra residenti e turisti. I furti in casa denunciati ai carabinieri di Sorrento, scrive il Corriere, sono cinque solo negli ultimi giorni ma il fenomeno va avanti da almeno un mese. Tra le ultime vittime ci sono una donna americana, colpita in due diverse abitazioni, e una famiglia napoletana, che per non lasciare i gioielli incustoditi a casa ha deciso di portarli con sé al mare. Peccato che quel bottino di oro e altri materiali preziosi sia finito in mano alla banda di ladri, che ha portato via anche 16mila euro in contanti.


I gas soporiferi introdotti dai condizionatori

Secondo gli investigatori, non si tratta di individui violenti o armati. Se vengono scoperti, hanno spiegato, si danno alla fuga. Alcuni dettagli però contribuiscono non poco ad allarmare residenti e turisti della zona. Pare infatti che in alcuni casi la banda di ladri abbia introdotto una sostanza soporifera nella casa da colpire attraverso l’impianto di condizionamento, così da narcotizzare le vittime e agire in completa libertà. «C’è preoccupazione, ho coinvolto le forze dell’ordine. È un problema che interessa l’intera penisola e anche oltre. Con la videosorveglianza stiamo cercando di arginare il fenomeno», ha commentato Lorenzo Balduccelli, il sindaco di Massa Lubrense, uno dei comuni colpiti, insieme a Vico Equense, Meta e Piano di Sorrento.


Telecamere al setaccio

Secondo quanto riferito dagli investigatori, si starebbe indagando su alcuni filmati delle videocamere che inquadrano auto sospette, forse guidate proprio dalla banda di ladri. Una di queste vetture è stata tracciata a Castellammare di Stabia e Orta di Atella, in provincia di Caserta. Il sospetto dei carabinieri è che si tratti di un gruppo di etnia rom specializzato in furti in appartamenti, aiutati forse da persone esperte del territorio che suggeriscono quali case colpire.

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