Ius scholae, Salvini: «Non è la priorità. Il problema vero è togliere la cittadinanza a chi fa casino»

Il segretario della Lega non ammette revisioni della normativa: «Compi 18 anni, impari la lingua, ami questo Paese e puoi diventare cittadino»

A Pinzolo, in provincia di Trento, è in corso la festa della Lega. Dal palco, Matteo Salvini torna a contrastare la proposta da Forza Italia di agevolare l’ottenimento della cittadinanza per i ragazzi stranieri che concludono i dieci anni della cosiddetta scuola dell’obbligo. «Il nostro obiettivo non è lo ius soli, ma aumentare gli stipendi. Il mio obiettivo continua a essere cancellare la legge Fornero e dare la possibilità di uscire a chi ha lavorato per 41 anni, star lì a litigare su ius scholae o cittadinanza non è utile a nessuno, tanto più se raccogli i complimenti di Bonaccini e Repubblica. Avanti con le nostre idee, non quelle degli altri. Per me ogni polemica è chiusa e il governo va avanti fino al 2027, nessuno riuscirà a dividere il centrodestra, sarebbe delittuoso far vincere il centrosinistra». Il segretario del Carroccio, per dimostrare la solidità dell’esecutivo, afferma di sentire quotidianamente Giorgia Meloni al telefono.


È vero che «qualcuno ha tirato fuori temi che non sono prioritari», aggiunge, ma si tratta di rivendicazioni «della sinistra». Peraltro, dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, «l’Italia è già il paese tra i 27 – stati membri dell’Ue – che concede più cittadinanze agli stranieri. Legge che funziona non si cambia. Il problema semmai sarà togliere la cittadinanza a qualcuno che l’ha presa e va in giro per l’Italia a fare casino, perché per quello che mi riguarda se ti do la cittadinanza e compi un reato te la devo anche poter togliere». Salvini chiude l’argomento sintetizzando: «Compi 18 anni, impari la lingua, ami questo Paese e puoi diventare cittadino. Per me la polemica è finita». Insomma, nessuna apertura verso una revisione della normativa, sollecitata invece da Antonio Tajani e dagli altri forzisti.


L’elogio di Vannacci

Tra gli altri argomenti trattati durante la festa di Pinzolo, c’è l’autonomia regionale, «che toglie la maschera agli amministratori incapaci», e l’elezione di Roberto Vannacci: «Sono contento di Vannacci, credo che avremo una strada in comune che durerà tanti anni, messaggiavo anche con lui oggi – 24 agosto -. Ha querelato Bersani perché lo aveva insultato, il tribunale stranamente ha dato ragione a Vannacci. Lui da signore ha detto “se mi chiedi scusa e fai una donazione ai militari vittime del dovere, amici come prima”. Bersani gli risponde con altri insulti: sono proprio due modi diversi di stare al mondo».

La battuta sugli intersessuali

Infine, c’è spazio per riaprire la polemica con l’organizzazione dei Giochi olimpici di Parigi 2024. Nel mirino di Salvini c’è la cerimonia d’apertura: «Dimostrazione che stanno cancellando la nostra cultura. È successo anche con lo studio di Dante lo scorso anno, in Veneto». Poi, il leader della Lega ironizza anche sugli intersessuali e il caso della pugile Imane Khelif: «Siamo tutti fluidi. Se uno ha dei cromosomi maschili non può combattere contro una donna e fanno passare quelli che la pensano così come dei trogloditi. Da milanista, l’intersessuale lo vedo con un certo pregiudizio. C’è un chiaro disegno a livello globale per cancellare la nostra cultura, per far sentire la famiglia un di più, per farci diventare numeri, consumatori, persone senza identità. Qua ci sono uomini e donne unici».

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