Mario Eutizia: il ragioniere badante senza fissa dimora che ha ucciso quattro anziani

La prima volta a Latina nel 2014. Le vittime non hanno ancora un nome. Poi altri due omicidi con i sedativi

Mario Eutizia, 48 anni, si è presentato in una stazione dei carabinieri di Caserta per confessare l’omicidio di quattro anziani. Faceva il badante. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto nei suoi confronti il fermo. Eutizia è diplomato in ragioneria e ha cominciato la sua carriera rispondendo agli annunci di chi cercava assistenza. Ha lavorato come badante per una trentina di volte negli ultimi dieci anni. Risultava da tempo senza fissa dimora. Accudiva gli anziani e somministrava loro le terapie. Poi, secondo quanto ha rivelato al pubblico ministero, scattava «l’empatia» nei confronti della sofferenza delle persone e la pietà che provava. Ha ucciso per la prima volta nel 2014 a Latina. Lì avrebbe fatto due vittime. Che però non hanno un nome.


Il ragioniere badante senza fissa dimora

Quelle più recenti invece ce l’hanno. Si tratta di malati oncologici o di persone affette da grave demenza senile. Eutizia ha capito con l’esperienza a cosa servivano i farmaci che somministrava. Il modus operandi per l’omicidio è stato sempre lo stesso. Ha usato il Talofen, farmaco che serve a trattare agitazione psicomotoria, comportamenti aggressivi, ma anche schizofrenia e altri disturbi psicotici. Oppure il Trittico, utilizzato nel trattamento dei disturbi depressivi o dei disturbi del sonno. Si tratta di sedativi che in dosi quadruplicate possono essere letali. Oggi Eutizia è accusato di omicidio premeditato. Si trova in carcere a Santa Maria Capua Vetere: non ha potuto ottenere i domiciliari proprio perché senza fissa dimora. Ha sempre vissuto nelle case degli anziani a cui prestava assistenza. Si presentava come un professionista, poi diventava un amico di famiglia. E quando scattava la molla, uccideva.


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