Valentina Cama non riesce a trovare casa a Milano per “colpa” del suo cane: «Ma non lo abbandonerò mai»

37 anni, animatrice e artista di strada, ha dormito in un furgone: «Posso offrire 300 euro al mese per un monolocale»

Si chiama Valentina Cama, ha 37 anni ed è un’artista di strada e animatrice. Ha un cane di nome Akira che ha 11 anni e a Milano non riesce a trovare una casa in affitto. Proprio a causa dell’animale. La sua storia la racconta oggi l’edizione milanese del Corriere della Sera. «C’è chi mi ha chiesto una caparra di 2.500 euro per coprire gli eventuali danni, chi era rimasto scottato dall’esperienza con inquilini con un cucciolo che aveva rovinato i divani, chi aveva i mobili nuovi e non voleva rischiare, chi mi ha detto sì e quando ha scoperto che possiedo un cane si è tirato indietro», ha scritto Valentina sui social.


Una questione di dignità

E ancora: «All’inizio ho pensato: ci sta, uno fa fatica a comprarsi un appartamento e vuole tutelarsi, ma all’ennesima porta in faccia ho affidato il mio sfogo ai social. Mi spiace, Akira è la mia famiglia, non la lascio sola, a costo di andare a dormire sotto un ponte». Lei dice di poter pagare «300 euro al mese per un monolocale, la caparra e quattro mesi anticipati. Avevo anche ricevuto qualche offerta, ma quando hanno scoperto che ho un pastore australiano improvvisamente la disponibilità non c’era più», spiega. La scorsa primavera ha dormito nel furgone che utilizza per la sua attività. «Mi hanno aiutato i City Angels portandomi coperte e cibo. In un’occasione mi hanno persino derubata. Poi una signora del posto mi ha invitato a casa sua, ma non posso restare qui. È una questione di dignità».


La pochezza umana

«Ed eccolo qui: il terribile, aggressivo, orribile cane di 11 anni che sta bloccando ogni singolo affitto nel territorio della Valtellina», spiega. «Quello che non mi ha abbandonata un solo istante, che ha dormito con me per 2 lunghissimi mesi all’ interno di un furgone che arranca a fatica, tra i vestiti sgualciti e il materiale di lavoro, facendosi piccolo per non occupare spazio sul materasso. Ecco il cane terribile, aggressivo, orribile e zoppo di 11 anni che dovrei mollare in mezzo ad una strada per avere diritto e dignità di possedere un appartamento. Mi dispiace signori miei, non lo farò. È la mia famiglia e a questo punto, è divenuta anche l’antidoto contro la pochezza umana», conclude.

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