«I colloqui al Cairo su Gaza finiscono senza un accordo»: l’indiscrezione della sicurezza egiziana

Fonti Usa hanno tuttavia sostenuto che i dialoghi sono stati «costruttivi» e condotti con la speranza di raggiungere «un accordo definitivo e attuabile»

Un nulla di fatto: questo è l’esito provvisorio dei colloqui sul cessate il fuoco a Gaza svoltisi al Cairo. Secondo quanto riporta Reuters (citando fonti della sicurezza egiziana), né Hamas né Israele hanno accettato diversi compromessi presentati dai mediatori. Scuotendo la fiducia sul buon esito dell’ultimo tentativo portato avanti dagli Stati Uniti di porre fine alla guerra che dura da 10 mesi. Eppure fonti Usa hanno valutato i colloqui come «costruttivi», aggiungendo che sono stati portati avanti da tutte le parti con la speranza di raggiungere «un accordo definitivo e attuabile».


Il futuro

Il funzionario statunitense che ha parlato con Reuters ha aggiunto: «Il processo continuerà nei prossimi giorni attraverso gruppi di lavoro per affrontare ulteriormente le questioni e i dettagli rimasti in sospeso». I dialoghi mediati da Stati Uniti, Egitto e Qatar fanno fatica a fare progressi soprattutto su alcuni punti. A cominciare dalla questione della presenza israeliana nel cosiddetto Corridoio di Filadelfia, uno stretto tratto di terra lungo 14,5 km lungo il confine meridionale di Gaza con l’Egitto, e nel corridoio di Netzarim, che attraversa la Striscia.


Le condizioni

I mediatori hanno proposto diverse alternative alla presenza delle forze israeliane in queste due aree, ma nessuna è stata accettata dalle parti. Una delegazione di Hamas, dopo aver preso parte ad alcuni colloqui tramite i mediatori, avrebbe lasciato il Cairo. E secondo quanto affermato dall’alto funzionario Izzat El-Reshiq, ha ribadito la sua richiesta che qualsiasi accordo debba prevedere un cessate il fuoco permanente e un completo ritiro israeliano da Gaza.

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