Paolo Nespoli e i due astronauti intrappolati per otto mesi sulla Iss: «Sarà come una vacanza»

L’astronauta italiano: sono due ragazzini che sguazzano in piscina, e si divertono. Non li sento in pericolo

Paolo Nespoli è rimasto per 313 giorni, due ore e 36 minuti sulla Stazione Stapziale Internazionale. L’astronauta, 67 anni, oggi è in pensione. Ma, spiega in un’intervista a Il Giornale, guarda quasi con invidia» a Butch Wilmore e Suni Williams, i due astronauti che, a causa di un problema allo Starliner della Boeing, si sono ritrovati a dover allungare il loro periodo sulla Iss dagli otto giorni previsti a otto mesi. La Nasa ha deciso che torneranno sulla terra nel febbraio 2025 sulla SpaceX di Elon Musk. Nespoli conosce bene i due: «So che hanno aspettato a lungo questa missione: poterla fare a fine carriera è una cosa importante. Sono molto coinvolti nel progetto: prima che andassi in pensione, nel 2018, già vi lavoravano».


L’intoppo

E l’intoppo? «Mi viene da dire che si siano trovati coinvolti in una situazione complessa dal punto di vista tecnico, ma interessante dal punto di vista operativo, perché partecipano al collaudo del veicolo; come piloti e Marines, abituati a periodi di lavoro lunghi e impegnativi, il collaudo è la loro vita. Questa è una parte interessante della loro carriera, che hanno voluto fortemente». Il collaudo, spiega Nespoli, «riguarda un veicolo potente, che può portarci sulla Iss e, in futuro, potrebbe portarci sulla Luna e su Marte… Quindi credo che sia una situazione complessa ma che, per loro, sia un po’ come quella di due ragazzini che sguazzano in piscina, e si divertono. Non li sento in pericolo: secondo me, al contrario, si sentono soddisfatti per il fatto di coronare così la loro carriera».


Otto giorni e otto mesi

Secondo Nespoli «sulla Iss non solo si può stare: se fai il nostro lavoro, ci vuoi stare». E ancora: «Entrambi appartengono alla Marina e sono abituati a distacchi di lunga durata da casa. Non vedo grandi problemi dal punto di vista psicologico». Mentre da quello fisico «sono astronauti addestrati, non ci sono problemi. Suni ha già compiuto una missione di lunga durata sulla Iss. È come se a una persona in vacanza a Rimini per una settimana si rompesse l’auto e le toccasse restare due mesi». Mentre il problema ci sarebbe stato se fossero rimasti bloccati sulla Luna e qualcuno avesse dovuto recuperarli: «Certo, torneranno con una serie di conseguenze, che però sono normali per chi sta sulla Iss: la mancanza di gravità fa perdere massa ossea e muscolare, ma esistono dei protocolli di esercizio fisico. Si dovrà condividere il macchinario con due persone in più, ma si troverà il modo. E la Nasa avrà altra forza lavoro, che è ciò che manca sulla Iss».

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