Pavel Durov e il giallo della bionda misteriosa durante l’arresto. Juli Vavilova e quegli scatti condivisi (come il miliardario) prima di Parigi

Voci non confermate sostengono che il fondatore di Telegram non era solo una volta atterrato a Parigi. E sui social una gamer, esperta in criptovalute, sta attirando le attenzioni di tutti

«Durov ha gusto ovviamente». E ancora: «Dov’è Pasha????», (soprannome di Pavel Durov). Sono alcuni commenti che compaiono sui scatti social di una bellissima ragazza, giovane, bionda e con un largo seguito sui social (in primis su Twicht, dove dispensa consigli sulle criptovalute). Stiamo parlando di Juli Vavilova. Parla inglese, spagnolo, russo e arabo. Si occupa di gaming e fino a poco tempo fa parlava di soluzioni, con le criptovalute of course, per aggirare le sanzioni russe. Juli ha in comune qualcosa con il fondatore di Telegram: è curiosamente stata negli stessi posti del miliardario prima del suo arresto a Parigi. Così su X il caso, anche davanti al silenzio della ragazza sui social, inizia a montare.


Chi è davvero Juli? Ma soprattutto era a bordo del jet privato di Durov atterrato a Le Bourget? I social rivelano solo alcuni particolari della sua vita privata. Julia ha pubblicato un video da un’auto simile alla stessa in cui ha viaggiato Durov nei suoi ultimi giorni da uomo libero. Così come era presente nello stesso poligono di tiro. E così come è stata in Azerbaijan, precisamente al Four Seasons a Baku e in Kazakistan, come Durov. Gli scatti del miliardario su VKontacte e quelli di lei su Telegram sembrano quasi combaciare.

A sinistra Pavel Durov, a destra Juli Vavilova in Kazakistan

Non aiuta certamente il silenzio social di Juli. Inattiva dal 20 agosto, dove non aggiorna i suoi oltre 4 mila iscritti su Telegram e su Twitch dove riferisce di «trovarsi in vacanza e di tornare fra 5 giorni». Finora non sono emersi dettagli su chi accompagnasse Durov sul suolo parigino. Ne su chi fosse presente con il fondatore di Telegram al momento dell’arresto. Finora Durov ha evitato i paesi che potevano creargli grane. Quindi, più che una trappola, sembra quasi che il magnate abbia deciso di consegnarsi di sua spontanea volontà alle autorità francesi.

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