Flavio Tosi si candida alle regionali in Veneto e attacca Vannacci: «È un fascista di fatto». Ma nel 2011 era lui a essere accusato di fascismo

Il coordinatore veneto di Forza Italia si candida per succedere al governatore Luca Zaia. Ma i nostalgici di Bossi riesumano i vecchi attacchi del leader del Carroccio

Tra i partiti di destra e centrodestra è scattata la corsa per trovare il successore di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto dal 2010 e in scadenza di mandato nel 2025. Tra i nomi dei possibili candidati per sostituire il governatore leghista c’è anche quello di Flavio Tosi, coordinatore veneto di Forza Italia ed ex sindaco di Verona, da poco eletto al Parlamento europeo. «Il mio nome è sul tavolo. Vediamo gli altri quali sono», ha detto Tosi in un’intervista a La Stampa. La sua candidatura è stata rilanciata nei giorni scorsi dal leader degli Azzurri, Antonio Tajani, che ha presentato Tosi come un candidato «che ha le carte in regola per vincere e governare bene».


L’attacco a Vannacci

Nel candidarsi ufficialmente alla presidenza del Veneto, Tosi ha parlato anche del suo rapporto con la Lega, forza politica per cui ha militato dal 1994 al 2015 (quando ancora compariva la parola “Nord” nel nome). «Ormai la Lega è tutto e il contrario di tutto. Salvini è stato strategico a candidare il generale Vannacci alle Europee perché sennò andava al 7%. Ma Vannacci, per la Lega, è e sarà un problema», sostiene il coordinatore veneto di Forza Italia. Secondo Tosi, Roberto Vannacci rappresenta «l’esatto opposto rispetto al Carroccio che ho conosciuto io». Non solo: c’è un’altra caratteristica dell’eurodeputato leghista su cui Tosi sembra voler richiamare l’attenzione. «Bossi diceva: “Mai con i fascisti”. Non so se Vannacci si definisce fascista, ma per tutti i richiami che fa e per le posizioni che assume di fatto lo è», sottolinea il coordinatore veneto di Forza Italia.


Le parole di Bossi su «Tosi fascista»

La presa di posizione di Tosi su Vannacci ricalca grossomodo le numerose critiche che da mesi Forza Italia fa piovere sull’esponente del Carroccio. Ma tra i nostalgici della Lega di Umberto Bossi c’è chi ha rispolverato alcune parole del fondatore del partito per screditare l’attuale coordinatore veneto di Forza Italia. «Tosi è uno str**zo, ha tirato nella Lega un sacco di fascisti, cosa che non può essere sopportata per molto», tuonava Bossi nel lontano 2011, quando Tosi era ancora sindaco di Verona. In un intervento a Tagadà del 2023, Tosi è tornato a parlare del suo rapporto con il fascismo, definendosi una persona «di destra» e con «tanti amici nell’estrema destra». Per quanto riguarda la sua opinione sul fascismo in sé, ha aggiunto: «È ovvio che ci sono giudizi negativissimi, come per le leggi razziali, sull’essere entrati in guerra con Hitler». Allo stesso tempo, Tosi ha ritirato fuori una sua personale versione del sempreverde “Mussolini ha fatto anche cose buone”, citando l’istituzione dell’Inps e dell’Iri come esempi di cose positive avvenute durante il Ventennio.

In copertina: Flavio Tosi durante una conferenza stampa nella sede di Forza Italia a Roma, 15 giugno 2022 (ANSA/Ettore Ferrari)

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