In Evidenza Governo MeloniRussiaSiria
ESTERIEmmanuel MacronFranciaJean-Luc MélenchonParigi

Francia, Jean-Luc Mélenchon prepara una mozione di destituzione nei confronti di Macron

27 Agosto 2024 - 09:05 Alba Romano
jean luc melenchon emmanuel macron destituzione
jean luc melenchon emmanuel macron destituzione
Il leader della France Insoumise punta a destituire il capo dello Stato per «inadempimento dei suoi doveri»

L’aveva annunciato e manterrà la promessa dopo il nulla di fatto delle consultazioni con il presidente francese Emmanuel Macron. Jean-Luc Mélenchon, leader del partito politico di estrema sinistra La France Insoumise, presenterà una mozione di destituzione o licenziamento alla presidenza dell’Assemblea nazionale proprio contro il capo dello Stato. Lo ha comunicato su X, prima Twitter, con un post: «Il Presidente della Repubblica ha appena creato una situazione eccezionalmente grave. La risposta popolare e politica deve essere rapida e ferma. Verrà depositata la mozione». Il provvedimento permette di revocare la nomina del presidente «in caso di inadempimento dei suoi doveri manifestamente incompatibile con l’esercizio del suo mandato», come specifica l’articolo 68 della Costituzione francese.

La censura contro ogni maggioranza di destra

Non solo. La coalizione di sinistra del Nouveau Front Populaire, di cui fa parte La France Insoumise, si opporrà a qualsiasi tentativo di creare una maggioranza di destra in seno al parlamento: «Censureremo ogni estensione del macronismo. Non saremo ausiliari di un sistema morente. Non è immaginabile, mentre tre tornate di votazioni europee e legislative hanno confermato la voglia di cambiamento dei francesi, che domani saremo noi a permettere che il potere attuale continui», ha spiegato il leader dei socialisti francesi Olivier Faure ai microfoni di France 2. Macron infatti dopo il fallimento delle consultazioni si era rivolto ai socialisti, agli ecologisti e al PCF per provare a formare con loro una coalizione più ampia che dalla sinistra andasse alla destra di Eric Ciotti, passando dal partito del presidente. «Voi chiedete ai socialisti di essere gli ausiliari del morente macronismo? La risposta per me è semplice e chiara: no», ha chiosato Faure. Stessa chiusura da parte di Melenchon sempre nel suo post su X: «Quando arriverà il momento, arriverà la censura da parte di un governo di destra. Ma le organizzazioni impegnate nella difesa della democrazia dovrebbero avviare una risposta congiunta».

Oggi nuove consultazioni

Secondo quanto riporta la France Presse oggi, martedì 27 agosto, inizierà un nuovo giro di consultazioni. Ma non saranno presenti il La France Insoumise, il Rn di Jordan Bardella e Ciotti, il deputato ex repubblicano alleato di Marine Le Pen. Macron dovrebbe sentire anche «personalità distinte per l’esperienza del servizio statale e della Repubblica». Eppure al presidente francese la coalizione di sinistra aveva presentato un profilo simile con l’economista Lucie Castets, bocciata durante le consultazioni. Castets ha inoltre annunciato che continuerà il suo lavoro da pontiere: «Continuerò personalmente a mobilitarmi per incarnare l’unione della sinistra. Sono molto preoccupata e molto arrabbiata. È una negazione della democrazia», ha detto a France Inter sull’esito delle consultazioni.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti