Gaza, l’esercito israeliano libera un ostaggio: era nascosto in un tunnel di Rafah – Foto e video

Qaid Farhan al-Qadi, 52 anni, viveva nella città araba beduina di Rahat prima di essere rapito il 7 ottobre. Portato in ospedale, sarebbe in discrete condizioni

Un intervento congiunto delle Forze di difesa israeliane – l’Idf -, dell’intelligence e dell’unità d’élite Shayetet 13 della Marina ha permesso oggi la liberazione di Qaid Farhan al-Qadi dalla Striscia di Gaza. L’ostaggio, 52 anni, era stato rapito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Gli uomini di Tel Aviv l’hanno ritrovato in un tunnel nella zona sud della Striscia, vicino a Rafah. Al-Qadi è apparso in buone condizioni di salute, ma è stato comunque trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. Secondo una prima ricostruzione, al-Qadi sarebbe stato ritrovato solo in un tunnel nel sud della Striscia: con lui non ci sarebbe stato nessun terrorista di Hamas, né nessun altro ostaggio. Segno che i suoi rapitori erano forse fuggiti, o che invece era stato lui a darsi alla fuga nel reticolato di tunnel. L’Idf ritiene comunque che l’uomo sia stato spostato di luogo di prigionia più voltene corso dei mesi. Al-Qadi viveva prima del rapimento a sud della città araba beduina di Rahat e lavorava come guardia al kibbutz Magen. Il 7 ottobre 2023, era al lavoro quando è stato rapito dai terroristi di Hamas. Ha due mogli ed è padre di 11 figli, il più piccolo dei quali ha solo sei mesi, e durante la sua prigionia a Gaza è diventato nonno.


Sommersi e salvati

Dei 251 ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre, 104 si troverebbero ancora a Gaza. Numero che comprende anche i 34 corpi dei cittadini israeliani che, secondo l’Idf, sono stati uccisi durante la detenzione nella Striscia. Dalla data del grande assalto e massacro nel Sud di Israele, Hamas ha rilasciato 105 civili nella finestra di tregua di una settimana che si è svolta a fine novembre. Altri 4 ostaggi erano stati rilasciati qualche settimana prima. Altri 8 ostaggi sono stati tratti in salvo dalle truppe israeliane nei mesi successivi. Infine, altri 30 corpi di ostaggi sono stati riportati in Israele, tra cui i tre civili uccisi per errore dai militari di Tel Aviv.


Gioia e promesse in Israele

Il presidente israeliano Isaac Herzog, dopo la liberazione di al-Qadi, si è detto «felicissimo» per l’esito dell’operazione. «Mi congratulo con l’Idf, lo Shin Bet e tutti i servizi di sicurezza e invio le mie benedizioni alla sua famiglia per il suo ritorno, che è un momento di gioia per lo Stato di Israele e per la società israeliana nel suo insieme», ha concluso Herzog. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato direttamente al telefono con l’ostaggio liberato: «L’intera Nazione di Israele è commossa per il suo salvataggio», ha dichiarato il premier, ribadendo l’impegnò a «riportare a casa tutti gli ostaggi».

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