La tedesca Marie-Thérèse Kaiser (AFD) non è stata condannata per aver condiviso dei dati ufficiali sugli immigrati

Il post contestato e la motivazione della condanna sono del tutto diverse da quelle riportate sui social

Circola la notizia secondo cui la politica Marie-Thérèse Kaiser, esponente tedesca dell’AFD, sarebbe stata condannata e costretta a pagare una multa pari a 6000 euro per aver semplicemente pubblicato sui social i dati ufficiali del governo riguardo ai casi di stupro commessi da stranieri. Questa narrazione ha scatenato una certa indignazione, poiché risulta assurdo che qualcuno venga punito per aver condiviso un dato ufficiale. Tuttavia, questa versione dei fatti è completamente falsa. Marie-Thérèse Kaiser non è stata condannata per aver condiviso delle statistiche, ma per incitamento all’odio e per un’altra pubblicazione sui social.

Per chi ha fretta

  • Marie-Thérèse Kaiser non è stata condannata per aver condiviso dei dati ufficiali.
  • L’esponente di AFD aveva contestato l’accoglienza di 200 afghani ad Amburgo, fuggiti a seguito del ritorno al potere dei talebani.
  • Nel suo tweet di protesta aveva collegato gli afghani allo stupro di gruppo.
  • La condanna riguarda l’incitamento all’odio, non la condivisione delle statistiche che riguarda una pubblicazione social diversa.

Analisi

Ecco un post di esempio dove viene condivisa la notizia fuorviante:

Marie-Thérèse Kaiser, appartenente al partito di destra Alternative fur Deuchland, è stata condannata e multata con 6000 € per aver pubblicato dati e statistiche ufficiali del governo tedesco che dimostrano che sul suolo tedesco quasi il 90% degli atti criminali (stupri) viene fatto da stranieri e il 10% da cittadini europei (solo il 3% da tedeschi).

La narrazione è stata condivisa anche da Elon Musk su Twitter/X, ponendo delle domande ma non sulla veridicità della presunta notizia:

Are you saying the fine was for repeating accurate government statistics? Was there anything inaccurate in what she said?

Il vero motivo della condanna

Marie-Thérèse Kaiser non è stata condannata per aver condiviso delle statistiche, ma per incitamento all’odio (sezione 130 del Codice penale tedesco). Il fatto risale al 2021 quando il sindaco di Amburgo decise di ospitare 200 rifugiati afghani, sfuggiti dal loro Paese a causa del ritorno dei talebani al potere.

Marie-Thérèse Kaiser, condividendo l’intervista del sindaco di Amburgo, pubblicò un tweet (sopra riportato) dove collegava gli afghani allo stupro di gruppo, come spiegato dal Kreiszeitung in un articolo del 7 maggio 2024:

La consigliera distrettuale Marie-Thérèse Kaiser (AfD) è stata giudicata colpevole di istigazione dal tribunale distrettuale di Rotenburg. In un post online, la donna aveva definito gli afgani stupratori di gruppo.

Conclusioni

La causa della condanna attribuita alla tedesca Marie-Thérèse Kaiser (AFD) risulta del tutto falsa, in quanto non è stata processata per aver condiviso dei dati ufficiali. Il caso riguarda una sua pubblicazione su Twitter/X dove collegava gli afghani allo stupro di gruppo, ritrovandosi poi accusata e poi condannata per incitamento all’odio.

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