Roma, Atac licenzia 26 “fannulloni”. Una dipendente era malata, ma faceva la cartomante

È la stretta dell’azienda per la mobilità della capitale. Al dato del 2023 si aggiungono i 228 provvedimenti a carico dei lavoratori

Basta fannulloni. L’Atac (azienda per la mobilità di Roma Capitale) nel 2023 ha licenziato 26 dipendenti per ragioni disciplinari. E altri 228 provvedimenti sono stati emessi a carico dei lavoratori della municipalizzata. Una stretta contro i furbetti del cartellino e chi si assenta in maniera ingiustificata: come una dipendente che si metteva in malattia, ma andava a fare la cartomante vendendo amuleti e facendo predizioni ai mercatini.


I dati

Come riporta Il Messaggero, le sanzioni hanno coinvolto il 2% dei dipendenti di Atac, su un totale di 10.200 (di cui 5.200 autisti). Questi ultimi in percentuale hanno raccolto più provvedimenti rispetto alle altre categorie di lavoratori. Le sanzioni hanno spesso colpito gli autisti con assenze ingiustificate superiori ai cinque giorni: due dipendenti portavano avanti addirittura un doppio lavoro. Altre volte è capitato che chi lavorasse per la municipalizzata al contempo fosse assunto in un’azienda di trasporti privata. In un altro caso sono stati beccati dei colleghi che timbravano il cartellino per altri. Ma non solo. Alcuni dipendenti sono stati licenziati per il loro comportamento sul luogo di lavoro: erano aggressivi verso i colleghi. Un altro provvedimento utilizzato da Atac per punire i propri dipendenti è la sospensione. Nel 2023 sono state in tutto una sessantina: la sanzione comporta anche un esborso economico da parte di chi la riceve.


La cartomante dipendente

I numeri delle sanzioni ai dipendenti Atac sono comunque in linea con quelli degli altri anni, dallo scoppio del Covid a oggi. Quest’anno sono stati avviati circa 120 provvedimenti. Chi vorrà fare appello dal 2024 può presentare ricorso alla commissione di disciplina.Doveva controllare i biglietti, ma si metteva in malattia per vendere le opere che realizzava, corni e anelli, ed era rinomata alle sagre di paese e ai mercatini. Per questo la “fatina” dell’Atac era stata licenziata. Ma non c’è solo lei tra i casi più pittoreschi. C’è l’autista che faceva anche lo chaffeur di limousine all’estero, chi sfruttava i permessi della legge 104 per andare a pescare invece di assistere i propri parenti malati, chi era meccanico per Atac ma preferiva una carrozzeria privata.

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