Hong Kong, prime condanne per «sedizione» contro due giornalisti
Due ex redattori del sito di informazione indipendente Stand News (attivo dal 2014 al 2021, ora chiuso) sono stati condannati oggi – giovedì, 29 agosto – per «sedizione» da un tribunale di Hong Kong. Nello specifico, i giornalisti Chung Pui-kuen e Patrick Lam sono stati giudicati colpevoli di «cospirazione di pubblicazione e riproduzione di contenuti sediziosi». Potrebbero scontare fino a due anni di carcere per – stando alle accuse – aver dunque pubblicato articoli contro il governo cinese, favorevoli al movimento pro-democrazia del 2019 e aver messo a rischio la sicurezza nazionale. Si tratta della prima condanna per «sedizione» da quando l’ex colonia britannica è stata restituita alla Cina nel 1997.
L’accusa
Oltre ai due giornalisti, anche “Best Pencil Limited” – l’editore del sito web di Stand News (pro-democrazia di Hong Kong) – è stato riconosciuto colpevole di sedizione. «La linea adottata (da Stand News) era quella di sostenere e promuovere l’autonomia locale di Hong Kong», ha scritto il giudice Kwok nel suo verdetto. «È diventato persino uno strumento per diffamare e denigrare le autorità centrali e il governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong», ha aggiunto. I giudici li hanno condannati per aver pubblicato, tra luglio 2020 e dicembre 2021, 17 articoli «critici nei confronti del governo di Pechino, delle autorità di Hong Kong e una minaccia alla sicurezza nazionale». Gli articoli contenevano interviste a ex legislatori e attivisti dell’opposizione, la maggior parte dei quali attualmente in carcere o in esilio autoimposto.
Stand News
Il giornale online, che ha coperto il movimento pro-democrazia del 2019 in modo dettagliato e spesso favorevole, è stato chiuso – dopo l’approvazione di una legge per la sicurezza nazionale – nel 2021. Lam, che aveva 34 anni quando è stato accusato, non ha potuto partecipare all’udienza per motivi di salute, ma i suoi legali hanno accettato la sentenza del tribunale in sua assenza. Più di 100 persone, tra cui attivisti e giornalisti che seguono il processo, erano presenti fuori dal tribunale. Tra loro, Lau Yan-hin, ex dipendente di Stand News, che ha descritto il processo come un «attacco totale» ai media. Presenti all’udienza anche i rappresentanti di diversi consolati, tra cui quelli di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Unione Europea e Australia.
Foto copertina: ANSA / BERTHA WANG | I giornalisti condannati per «sedizione» a Hong Kong
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