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La fake news della morte del Senatùr riavvicina Salvini e Bossi. Il ministro: «Andrò presto a trovarlo»

Il leader della Lega: «Abbiamo scherzato. Lo aggiornerò sull'autonomia»

«Abbiamo scherzato sull’ennesima sciocchezza giornalistica e gli ho detto che andrò a trovarlo presto per aggiornarlo sull’autonomia e su tutti i risultati che stiamo ottenendo al governo», ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini una volta accertato che la notizia della morte Umberto Bossi, il fondatore del partito, era una fake news. Salvini ha chiamato il “Senatùr” mentre era in corso il vertice di maggioranza con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il capo di Noi Moderati Maurizio Lupi. L’annuncio della, poi rivelatasi falsa, morte del fondatore la Lega avrebbe quindi riconciliato i rapporti tra i due. Negli ultimi tempi, Salvini e Bossi erano arrivati più volte allo scontro. Dalla fondazione della “corrente” del Comitato Nord al voto del Senatùr per Forza Italia alle Europee. Ora ci sarebbe quindi stato un riavvicinamento.

Segnali di distensione anche sull’autonomia regionale

E i frutti della “pace” si vedono anche sul piano politico. Oggi il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha definito «molto importante e particolarmente gradito» il sostegno di Umberto Bossi «ai presidenti delle Regioni in materia di autonomia». Riprendendo quanto comunicato dal figlio Renzo, il governatore Fontana, che lo scorso 29 maggio aveva insignito Umberto Bossi con la ‘Rosa Camuna’ (la più alta onorificenza della Regione Lombardia), sottolinea come l’affermazione dell’Autonomia «sia anche il compimento di un percorso iniziato da Bossi e fortemente voluto, con l’esito di un referendum promosso da Roberto Maroni, dalla stragrande maggioranza di chi vive in Lombardia». Insomma, il Senatùr è tutt’altro che scomparso nella casa del Carroccio.

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