«Abbiamo vinto, avrai 277 mila euro»: così Randi Ingerman è stata truffata dalla sua avvocata

La sua legale le diceva di aver vinto cause che non aveva neppure intentato

La modella e attrice Randi Ingerman è stata vittima di una truffa. Organizzata dalla sua avvocata. La legale Serena Grassi adesso dovrà fronteggiare le accuse di patrocinio infedele e di falso. L’edizione milanese del Corriere della Sera racconta che l’avvocata intentava cause per conto dell’attrice. Poi le diceva di aver vinto e di aver ricevuto un risarcimento. Ma era tutto falso. Tra queste anche una presunta sentenza nei confronti di una banca che le riconosceva 277 mila euro di risarcimento. In particolare, «nella causa instaurata contro Ubi Banca per il ristoro di danni subiti per effetto del mancato oscuramento della segnalazione dalla Centrale dei rischi di Banca d’Italia, faceva credere alla sua assistita di aver vinto la causa con 277.000 euro di risarcimento», quando invece l’aveva persa. L’altro reato dipende dalla «formazione» appunto di questa «falsa sentenza» del 2021, fatta figurare come redatta dall’allora giudice della VI sezione del Tribunale civile Adriana Cassano Cicuto. Che ora compare come parte offesa nel procedimento insieme alla giudice del tribunale del lavoro Zenaide Crispino. Il procedimento è passato alla Procura di Brescia (competente su vicende nelle quali compaiano toghe del distretto giudiziario milanese). Il pm Giovanni Tedeschi ha chiesto il rinvio a giudizio della legale.


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