Naufragio del Bayesian, il marinaio: «Ho svegliato il comandante per il forte vento. Noi sbalzati in acqua e poi risaliti a bordo per salvare chi potevamo»

Matthew Griffiths era di guardia in plancia del Bayesian la notte in cui il veliero è affondato nel mare di Porticello

«La nave si è inclinata e siamo stati sbalzati in acqua. Poi siamo riusciti a risalire e abbiamo cercato di salvare quelli che potevamo». A parlare agli investigatori è Matthew Griffiths, il marinaio che era di guardia in plancia del Bayesian la notte in cui il veliero è affondato nel mare di Porticello, nel Palermitano. Secondo quanto appreso dall’ANSA, Griffiths ha raccontato: «La barca era inclinata e camminavamo sulle pareti. Abbiamo messo in salvo chi potevamo, anche Cutfield ha salvato la bambina piccola e sua mamma». Il riferimento è al capitano James Cutfield, che non ha risposto alle domande nel suo primo interrogatorio da indagato per naufragio e omicidio colposi. Ma ha precisato di non essere «come Schettino». 


Il racconto

Griffiths, difeso dagli avvocati Mario Scopesi e Corrado Bregante che assistono anche l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, ha raccontato ancora: «Ho svegliato il comandante quando il vento era a 20 nodi. Lui ha dato ordine di svegliare tutti gli altri. Io poi ho messo via i cuscini e le piante, chiuso le vetrate del salotto a prua e alcuni boccaporti». L’uomo è stato sentito come persona informata dei fatti. Avrebbe anche detto di non sapere nulla dei portelloni, in quanto esulavano dalle sue competenze.


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