Milano, tensioni al carcere Beccaria: materassi incendiati in cella, otto i feriti. Recuperati tutti i ragazzi evasi

I detenuti hanno provato un’evasione di massa raggiungendo la portineria

Sabato sera è scoppiata una rivolta all’interno dell’istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria di Milano. Il bilancio è stato di otto detenuti feriti e tre evasi dal carcere, recuperati solo in queste ore dalla polizia. I ragazzi erano riusciti a evadere usando lenzuola annodate e usate come corde per calarsi dal muro perimetrale del penitenziario. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono state inviate sul posto durante la notte. Così come sono stati presenti in via Calchi Taeggi anche la polizia e la polizia penitenziaria in assetto antisommossa. «I detenuti hanno appiccato fuoco in vari locali e avrebbero tentato un’evasione di massa raggiungendo la portineria, ultimo varco del penitenziario verso l’esterno. La Polizia penitenziaria, sempre a ranghi ridotti, sta facendo del suo meglio per contenere quella che sembra una vera e propria rivolta. L’istituto al momento è cinturato dall’esterno anche dalle altre forze dell’ordine» dichiara al Corriere Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. «Da troppo tempo le carceri, sia per adulti sia per minori, che in realtà ospitano ristretti fino a 25 anni d’età, sono letteralmente allo sbando, nell’illegalità diffusa e in balia delle conseguenze, anche violente, che ne derivano. A pagarne le spese, la Polizia penitenziaria sempre più abbandonata a se stessa dagli slogan della politica, ben lungi dall’affrontare di petto gli annosi, pesantissimi e numerosissimi problemi», ha sottolineato. Ora la situazione sembra tornata alla normalità.


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