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Urlano «basta» al discorso del vescovo alla festa patronale di Brindisi, monsignor Intini rinuncia all’omelia: «Scelgo di tacere»

02 Settembre 2024 - 18:06 Filippo di Chio
Monsignor Intini
Monsignor Intini
Troppo lungo l'intervento del vescovo per alcuni dei presenti alla festa patronale dello scorso 31 agosto. Così monsignor Intini amareggiato ha deciso di non tenere l'omelia in chiesa

«Accogliamo nel silenzio la parola di Dio, ch è stata seminata nei nostri cuori». Con queste parole monsignor Giovanni Intini ha chiuso domenica 1 settembre la brevissima omelia della messa pontificale dei santi patroni di Brindisi, San Lorenzo e San Teodoro d’Amasea. «Per non stancare anche voi stasera come ho stancato gli ascoltatori di ieri sera – non vorrei che qualunque altro gridasse “Basta!” – ho pensato stasera di tacere».

I mugugni di sabato

Per comprendere il fatto bisogna fare un passo indietro, alla sera di sabato 31 agosto. Durante i festeggiamenti per la festa patronale della città erano previsti gli interventi del sindaco (di otto minuti) e dell’arcivescovo. Ma le lamentele per la lunghezza del discorso, circa 18 minuti, interrompono più volte le parole del monsignore. I borbotti della folla, provenienti dalla scalinata Virgilio e dal lungomare brindisino, sono diventati dei «Basta!». E questi sono stati accompagnati da applausi ironici e qualche altro suono. Intini ha terminato l’intervento senza dare alcun segno di disturbo e, come da programma, è iniziato l’attesissimo spettacolo pirotecnico seguito dalla processione.

La scelta di tacere

Sembrava essere un caso destinato a spegnersi da solo, se non che lo stesso arcivescovo ha ripreso l’accaduto senza nascondere più di una punta di amarezza. La celebrazione di domenica 1 settembre si è chiusa con mezz’ora in anticipo di fronte alle autorità e a una folta rappresentanza cittadina. Sull’accaduto è intervenuto anche il Partito democratico della città: «Il discorso di monsignor Intini ha saputo cogliere con saggezza la necessità di una riflessione su temi cruciali come l’illegalità, la corruzione, l’esclusione sociale e la difesa degli interessi di parte». La nota continua: «Il Pd di Brindisi si augura pertanto che tutti i cittadini possano riflettere sulle parole dell’arcivescovo e possano unirsi nello sforzo di costruire una società più giusta, inclusiva e solidale, in cui nessuno si senta abbandonato o escluso».

In copertina: monsignor Giovanni Intini, vescovo di Brinidisi (Foto di Antenna 2)

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