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«Mia figlia mi ha stordito e rubato i risparmi di una vita». L’accusa di un medico a Lecce, per la Procura mancano le prove

La donna avrebbe costretto il padre anziano a firmare il testamento di 700mila euro. L'uomo non ricorda e si è opposto all'archiviazione

Avrebbe costretto il padre anziano a firmare il testamento di 700mila euro stordendolo con dei farmaci, ma per la Procura non ci sono abbastanza prove contro di lei. Per questo i magistrati di Lecce hanno chiesto l’archiviazione per la figlia accusata dal padre medico in pensione. Secondo l’uomo, la figlia l’avrebbe stordito con dei farmaci per poi costringerlo a firmare l’atto in suo favore. Per la procura di Lecce non ci sono abbastanza prove contro di lei e ha chiesto l’archiviazione delle indagini.

Il caso

Della firma del testamento e tutto quello che è successo prima, l’uomo ha sostenuto di non ricordare nulla. Perciò ha deciso di denunciare la figlia. La donna, indagata per circonvenzione d’incapace, truffa e furto aggravato, secondo l’accusa del padre avrebbe agito in combutta con la badante per ottenere il cospicuo lascito consistente anche in gioielli di famiglia. La scoperta è avvenuta dopo un controllo in banca durante il quale il medico in pensione ha notato che la figlia aveva ottenuto la somma in assegni circolari. Tutti i risparmi della sua vita. Non solo, a mancare all’appello ci sono anche diversi gioielli, la carta di credito con le rispettive credenziali oltre alla documentazione bancaria, di beni finanziari e immobiliari. Tutto, secondo l’uomo, sarebbe partito dopo una donazione in denaro fatta in favore dell’altra figlia. Come scrive il Corriere, l’uomo si è opposto all’archiviazione, a novembre un giudice deciderà se il processo andrà avanti o meno.

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