Maria Rosaria Boccia replica sul caso G7 (e sfotte il “gabinetto” del ministro Sangiuliano)

La non-consulente del ministro della Cultura replica alle smentite in corso in queste ore. E prende di mira lo staff dell’esponente di governo

Il caso di Gennaro Sangiuliano e della sua non-consulente Maria Rosaria Boccia sta diventando un problema anche per Giorgia Meloni. Non solo per la nomina mai avvenuta ma anche per la mail ricevuta dal direttore del Parco di Pompei: dove in copia ci sono funzionari del ministero, come il capo della segreteria tecnica, il consigliere diplomatico e lei. Boccia, esperta di moda e molto attiva sui social, era presente in copia (con il suo account gmail) ed era presente anche al Festival di Polignano a Mare, in quanto “collaboratrice” del ministro. Nella mail inviata dal direttore del Parco di Pompei, Gabriel Zuchtriegel si informa sui possibili percorsi. Non solo, Boccia partecipa anche al sopralluogo degli scavi archeologici insieme al ministro. Ed in vista di un G7 in cui cerimoniale, privacy e interessi di sicurezza nazionali sono la priorità, arrivano puntuali le polemiche. E le risposte. Quelle di Boccia, rigorosamente su Instagram.


Le foto scelte da Maria Rosaria Boccia

«Segni particolari: se sbaglio, chiedo scusa», ha postato l’esperta di moda, a corredo di una foto in mise noir, elegante e di spalle. Il riferimento è a certe dichiarazioni sui giornali, perché l’hashtag usato è #giornalisti. E poi, nelle stories figura una foto di Boccia, il ministro Sangiuliano e altri in camminata tra gli scavi di Pompei. Quasi a precisare davanti alle smentite di queste ultime ore. Perché al Corriere della Sera Roma, ci tengono, informalmente, a precisare dal ministero che non ci sarebbe stato nessun sopralluogo per un G7 a Pompei. Sangiuliano ha partecipato a due visite, una al sistema di ponteggi che permette ai visitatori di seguire i lavori di restauro, e un’altra a giugno nell’area degli scavi di Civita Giuliana. Una linea tenuta anche dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio: «Maria Rosaria Boccia non ha partecipato ad alcuna riunione operativa o sulla sicurezza del G7», dichiara all’Ansa. Lui «conosce da sempre» Boccia e i suoi familiari: «La madre era mia compagna di scuola». «Non credo – aggiunge – che questa bufera mediatica possa inficiare in alcun modo il lavoro che si sta svolgendo per il G7». Quanto alla mail del direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel, riportata da vari media, che aveva Boccia tra i destinatari, afferma: «La bufera mediatica non è dissimile da quella che si è sviluppata sulla visita di Madonna. Anche in quel caso, il direttore generale della Soprintendenza Archeologica di Pompei fu preso di mira per tante cose, molte anche false, ma ha sempre agito correttamente». Secondo Lo Sapio non è assolutamente in discussione la sicurezza del G7 Cultura, «la cui organizzazione è in capo solo ed esclusivamente al prefetto e alle forze dell’ordine». Maria Rosaria posta uno scatto inequivocabile. Lei, lui, lo staff, i dirigenti. «Effettivamente c’erano molti turisti durante il sopralluogo», chiosa la donna sui social.


La battuta al Gabinetto

E infine, la battuta, mirata a un “gabinetto” ovvero al cerchio magico del ministro Sangiuliano che in queste ore sta tentando l’impossibile per disinnescare le polemiche. «Sopralluogo agli scavi per controllare il “gabinetto” che fa acqua da tutte le parti», chiosa l’esperta di moda Boccia. Andrea Petrella, capo ufficio stampa del Ministero della Cultura ha smentito la nomina di Boccia al ministero, così come gli ingressi di lei in sede. «Ho appreso della signora dalle foto uscite sui quotidiani on line», spiega in una telefonata a Elena Testi, In Onda. E sul fatto che Boccia accompagnasse il ministro Sangiuliano ad alcuni eventi precisa: «Io non vado sempre in missione, all’estero sono andato due volte a Città del Vaticano due volte, le ho detto tutto», ha precisato alla giornalista. «Andrea Petrella mi ha rimosso dalle chat quando eravamo tutti in ferie! Attendo pubbliche scuse», ha replicato sui social dopo il servizio Boccia, postando screenshot di chat Whatsapp con il diretto interessato e un evento in cui erano entrambi presenti.

Le polemiche

Insomma, non è chiusa qui a giudicare da come lotta Maria Rosaria Boccia e come attacca l’opposizione. «Bisogna che il ministro Sangiuliano riferisca al più presto al Parlamento», ha detto il parlamentare di Iv, Ivan Scalfarotto. «Se non è in grado di spiegare, allora si dimetta. Meloni non può accettare una simile situazione. Se necessario, siamo pronti alla mozione di sfiducia», ha aggiunto Scalfarotto. Anche la capogruppo del Pd in commissione cultura, Irene Manzi ha commentato: «Siamo davanti a una falla gravissima. Perché Sangiuliano non parla? Per qualche ragione un ministro della Repubblica si trova sotto ricatto?». Già Sangiuliano. Il ministro finora non ha commentato la vicenda in cui forse si è detto troppo o forse non è stato detto abbastanza.

(foto IG @mariarosariabocciaofficial)

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