L’Abruzzo non vuole dare la sua acqua alla Puglia: «Stop al progetto di Aqp»

L’ipotesi di trasferire l’acqua abruzzese in Puglia. E le proteste

L’Abruzzo non vuole dare l’acqua alla Puglia. Il vicepresidente pd del Consiglio regionale Antonio Blasioli ha presentato una risoluzione perché la giunta si opponga «fermamente a qualsiasi ipotesi di captazione con un atto votato a tutela dell’acqua sia per uso potabile che idroelettrico». E questo per tutelare «la falda acquifera delle sorgenti del Tirino». L’ipotesi di trasferire in Puglia l’acqua abruzzese, spiega oggi l’edizione barese di Repubblica, è alla base di una ricerca commissionata da Acquedotto Pugliese con Politecnico di Bari e l’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara sulla base di una convenzione sottoscritta nel 2022.


Il progetto di Acquedotto Pugliese

Secondo il progetto Aqp «potrebbe captare fino a 4-5mila litri di acqua al secondo dalla sorgente Basso Tirino, per poi trasferirla in lunghissime condutture fino alla Puglia». Si tratta – dice il Forum H20 – di «una volta e mezza l’acqua captata dall’Aca per l’intera valpescara, quasi tre volte quella distribuita ai rubinetti dopo le perdite». Tra 2001 e 2003 l’ipotesi di ‘vendita’ dell’acqua abruzzese per rifornire la Puglia per il tramite della società Binnie Black and Veatch fu bloccata dopo una sollevazione popolare. Ora l’idea torna in auge con il piano industriale di Aqp. Il Forum ha chiesto alla Regione di aggiornare il Piano di tutela delle acque «per scongiurare definitivamente il ripetersi di queste proposte».


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