Caso Boccia, il ministro Sangiuliano dalla premier Meloni per oltre un’ora: «Ho ribadito le mie affermazioni»

Dopo le voci sulle possibili dimissioni in seguito al faccia a faccia a Palazzo Chigi, il ministro della Cultura ha spiegato di aver avuto un incontro di chiarimento

«Sono stato a colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano La Stampa». Dopo un’ora e mezza di faccia a faccia con la premier a palazzo Chigi, mentre dalle opposizioni crescevano le pressioni per chiedere le dimissioni del ministro della Cultura per il caso della presunta collaboratrice Maria Rosaria Boccia, Gennaro Sangiuliano ha spiegato di aver ribadito alla premier la sua versione. «Mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata», ha spiegato il ministro. Nelle sue ultime stories, l’imprenditrice di Pompei aveva smentito Sangiuliano che aveva provato a rassicurare Meloni sul ruolo di Boccia nel ministero e le ipotetiche spese per i suoi viaggi al seguito del ministro. Pochi minuti dopo l’arrivo di Sangiuliano a Palazzo Chigi è stato visto lasciare la sede del governo il direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro.


Le trasferte e i rimborsi

Alla premier, Sangiuliano aveva garantito che non era stato speso un solo euro pubblico per la presunta collaboratrice Boccia. L’imprenditrice di Pompei che sui social appare in numerosi eventi pubblici con il ministro, però, ha smentito nelle ultime ore: «Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant’è che i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro». Uno degli eventi al centro delle attenzioni è quello del festival Libro Possibile. Gli organizzatori hanno fatto sapere di essersi fatti carico delle spese di viaggio e di ospitalità del ministro e del suo staff il 13 luglio a Polignano a Mare. «Abbiamo sostenuto le spese del biglietto aereo Roma-Bari andata e ritorno per il ministro della Cultura e di tre stanze d’hotel destinate al ministro, a un agente della scorta e a un collaboratore. Tutto nel rispetto delle indicazioni ricevute dalla segreteria del ministero», hanno riferito all’Ansa. Il «collaboratore», riferisce l’agenzia di stampa, sarebbe proprio Maria Rosaria Boccia, che quindi sarebbe stata presentata nell’entourage del ministro.


I documenti del G7

Altra polemica che vedeva Boccia protagonista erano i documenti riservati del G7 della Cultura a Pompei. A lei sarebbero stati inviati per conoscenza dati relativi alla sicurezza dell’organizzazione dell’evento. Ma Sangiuliano ha assicurato alla premier che nessun documento riservato è stato consegnato a Boccia. Una versione ripetuta dalla stessa premier in tv a Rete4 ieri sera 2 settembre. La stessa Boccia quasi in contemporanea ha rilanciato su Instagram due documenti, che smentiscono di fatto la versione del ministro e della premier.

La data del primo incontro

Boccia sui social ha smentito Sangiuliano anche sulla data in cui si sarebbero conosciuti. Secondo il ministro il primo incontro tra i due sarebbe avvenuto a metà dello scorso maggio. Boccia tira fuori una foto del 5 agosto 2023, dove lei e Sangiuliano sorridono insieme.

Leggi anche: