Don Coluccia aggredito di nuovo a Roma. Sassi, bottiglie, poi le urla: «Ti ammazziamo». Il prete: «Continuo a lottare per la legalità»
Sassi, bottiglie, bastoni. Hanno lanciato di tutto l’altra sera contro Don Antonio Coluccia, il prete che si batte da anni contro lo spaccio e la criminalità nelle periferie di Roma e vive per questo sotto scorta. Una «violenta aggressione mafiosa», quella subita dal prete-coraggio nel quartiere Quarticciolo, dove era arrivato per una visita pastorale. Gli hanno urlato di tutto: «Sei un Buscetta» (il celebre pentito di mafia che contribuì a smascherare Cosa Nostra). E ancora: «Hai le ore contate, ti ammazziamo». Immediato l’intervento del servizio di scorta, che ha messo in sicurezza Don Coluccia. Il quale, comunque, non si scoraggia: «Tornerò, io mi sono reso disponibile per offrire un servizio alla città. Una città che si commuove, ma non si muove. Continuerò sempre a lottare per la legalità per i cittadini onesti che abitano in questo quartiere». Non sottovaluta la gravità di quanto accaduta, il prete, ma ha la risposta pronta alla sfida: «Quando mi dicevano “Sei un Buscetta” rispondevo che la differenza tra me e loro è che ci sono, non mi nascondo. Mi ero fermato a parlare con alcuni ragazzi, poi è successo quello che è successo. Qui è una situazione grave. I lotti sono militarizzati». Ma, ha detto ancora Don Coluccia a Roma Today, «il mio compito è sensibilizzare i territori dove regnano droga, abbandono, degrado».
I precedenti e la solidarietà
Non è la prima volta che Don Coluccia subisce aggressioni o minacce. Ad agosto del 2023 un 28enne tentò di investirlo con un motorino a Tor Bella Monaca: fu poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Lo scorso inverno, nello stesso quartiere, qualcuno diede fuoco a dei cassonetti a poche decine di metri dal luogo in cui era atteso il prete. Diffusasi la notizia, è arrivata la solidarietà delle istituzioni. «Sono certa che Don Coluccia non si farà intimidire ma anzi moltiplicherà gli sforzi per restituire dignità e speranza ai tanti cittadini perbene che vivono nel quartiere», ha detto l’assessora al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio Luisa Regimenti, esprimendo piena solidarietà al prete e sottolineando come «l’azione di Don Coluccia e di tutti coloro che lottano contro lo strapotere delle organizzazioni criminali che gestiscono lo spaccio è fondamentale».
Leggi anche:
- Agguato di Tor Bella Monaca, Don Coluccia ricevuto da Meloni a Palazzo Chigi: «Mi ha promesso che farà un giro nelle periferie»
- Don Coluccia parla dopo l’agguato: «Pensavano di farmi fuori, continuerò più forte di prima»
- Tenta di investire il antimafia Don Coluccia, 28enne accusato di tentato omicidio: nello zaino una mannaia e un martello