Randi Ingerman, l’epilessia e l’avvocata che l’ha truffata: «Ero imbottita di farmaci, ha approfittato delle mie debolezze»

L’attrice e modella: Serena Grassi è entrata nella mia vita pian piano, ho preso fiducia. Poi mi ha danneggiato

Randi Ingerman, 56 anni, attrice e modella dal 1995 in Italia, è stata truffata dalla sua avvocata. La 45enne Serena Grassi le ha fatto credere di aver portato a casa centinaia di migliaia di euro per cause che in realtà non aveva mai intentato. E delle quali ha falsificato le sentenze, secondo l’accusa. Ingerman si sfoga oggi in un’intervista al Corriere della Sera. E racconta come tutto è cominciato: «Tramite un amico mi sono rivolta a uno studio di avvocati per una pratica legata a una banca. In quel momento non avevo tanta disponibilità economica. E l’avvocata Serena Grassi, che collaborava con quello studio, mi ha assistito. È entrata nella mia vita piano piano e ho preso fiducia».


L’avvocata Grassi

Ingerman dice che «le sentenze avevano perfino il timbro e le firme dei giudici. Ma questo è solo l’inizio. Mi ha creato per anni una serie di danni». Perché l’attrice soffre di epilessia: «Sono invalida al 100% e tutto questo stress non mi fa bene. Lei ha approfittato delle mie debolezze: ero imbottita di antiepilettici, avevo avuto una crisi nel bagno turco con un’ustione e sei settimane all’ospedale Niguarda. La mia priorità in quel periodo era stare bene. Anche se è terribile, è giusto che quanto successo venga fuori. Bisogna stare attenti con chi si ha a che fare. Non dico che tutti gli avvocati sono così, ma se questa vicenda può aiutare qualcuno, sono contenta».


L’epilessia e l’invalidità

La modella dice di aver lavorato su sé stessa «emotivamente e psicologicamente. Ho imparato da questa storia. Ma non potevo sapere. Lei non mi aveva chiesto nemmeno alcuna parcella. Ha cercato di rovinarmi la vita, mi auguro che finisca in galera con un buon psichiatra». A seguirla nel processo saranno Davide Steccanella e Annamaria Bernardini de Pace: «Credo nella giustizia, vediamo che cosa succederà». Poi dice di aver avviato di recente un podcast sulla salute mentale: «Si chiama “Naked” (mettersi a nudo, ndr ). È un talkshow con personaggi famosi e no che hanno fatto percorsi di questo tipo. Quando uno ha male ai denti, va dal dentista. Perché se si soffre non si può andare dallo psicologo? È un tabù. Voglio che sia normalizzato. Per l’epilessia non posso più stare mesi sul set, quindi cerco di lavorare così. Non dobbiamo vergognarci se non stiamo bene».

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