Sangiuliano e Boccia insieme agli eventi in Liguria: l’auto blu pagata dal casinò e la trasferta dal sindaco

Il ministro è stato a Riva Ligure e a Sanremo insieme all’imprenditrice di Pompei che lo ha accompagnato nello staff

Nella vicenda che riguarda il ministro Gennaro Sangiuliano e il ruolo di Maria Rosaria Boccia, alla quale sarebbe stata promessa una nomina come consulente del dicastero alla Cultura poi non concretizzatasi, ora finiscono nel mirino anche alcuni eventi ai quali l’ex direttore del Tg2 ha partecipato con Boccia al seguito. Si tratta di due incontri in Liguria, nella provincia di Imperia, questa estate. Uno a Riva Ligure l’11 luglio, uno a Sanremo il 16 luglio. Nel primo caso, è il sindaco Giorgio Giuffra a spiegare di aver pagato di tasca propria la trasferta e l’ospitalità al ministro e al suo entourage. Compresa Boccia, che pure non ha ricevuto alcun incarico ufficiale. «Ho pagato la trasferta di tasca mia senza gravare sulle tasche dei cittadini, come fanno in silenzio anche i sindaci di altri piccoli Comuni che per motivi sociali o di marketing mettono mano al portafoglio. Solitamente non dico nulla, ma visto il clamore della vicenda, sono costretto a precisarlo», ha spiegato Giuffra. Nel corso della serata, Sangiuliano compiuto una breve visita del borgo marinaro, partecipando di sera all’inaugurazione dell’evento Sale in Zucca.


L’evento a Sanremo

Una settimana più tardi Sangiuliano e Boccia erano invece a Sanremo: il ministro era stato invitato in qualità di autore del suo libro dal titolo Giuseppe Prezzolini – L’anarchico conservatore. Il settimanale Gente ha pubblicato alcune foto esclusive che ritraggono insieme Boccia e Sangiuliano fuori dall’hotel e fuori dal Casinò che ospitava l’evento, e che si è anche occupato di coprire le spese di trasferta e ospitalità del ministro e dello staff. Il ministro e i suoi collaboratori, ha precisato la struttura, hanno ricevuto lo stesso trattamento degli altri ospiti. Secondo Gente, al termine dell’evento i due sono rientrati a piedi nel vicino Hotel Nazionale, nel quale il casinò aveva riservato tre stanze: una per il ministro, una per l’assistente e una per la guardia del corpo. Il giorno seguente i tre sono saliti su un’auto blu, messa a disposizione dagli stessi organizzatori.


Un estratto dell’articolo del settimanale Gente

Leggi anche: