Guardare lo smartphone prima di andare a dormire è una pessima idea, lo studio sui ragazzi: come peggiora il sonno

I device elettronici hanno impatto sul riposo se usati appena prima di dormire. Cosa dice uno studio neozelandese sulle cattive abitudini dei più giovani

I ragazzi che usano il cellulare o altri dispositivi elettronici prima di dormire dormono di meno, ma solo se sono già nel letto. È il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista specialistica Jama Pediatrics da un pool neozelandese guidato da Bradley Brosnan, Jillian Haszard e Kim Meredith-Jones. La visione di uno schermo digitale nelle ore precedenti non avrebbe nessun impatto sulla qualità del riposo.


Convinzioni smentite

Che ci sia una correlazione tra il sonno difficoltoso e l’utilizzo di smartphone è cosa ormai arcinota. Gli esperti della University of Otago di Dunedin hanno fatto un passo in più, smentendo la convinzione che questo effetto negativo sia presente in ogni momento. Un’analisi accurata ha effettivamente dimostrato che rimane valido solo se i device sono utilizzati sotto le coperte. Questi impatti, maggiori per le attività interattive come i videogiochi, non sono presenti se si sta al telefono nelle ore precedenti. «Nell’era digitale, gli adolescenti trascorrono più tempo che mai davanti agli schermi, potenzialmente a scapito del loro sonno», scrivono i ricercatori di Dunedin. «L’American Academy of Pediatrics e gli enti sanitari internazionali hanno raccomandato che gli adolescenti smettano di usare gli schermi da 1 a 2 ore prima di andare a letto».


I danni del gaming

I 79 ragazzi presi in esame, di età compresi tra gli 11 e i 14 anni, trascorrevano in media 56 minuti in compagnia di dispositivi elettronici nelle due ore prima di andare a dormire. Eppure, secondo i risultati raccolti, questo tipo di uso non aveva alcun impatto sul sonno. Gli effetti erano invece osservabili quando lo smartphone o altri device venivano usati una volta che ci si era messi a letto. «L’uso di schermi durante l’intervallo tra il momento di andare a letto e quello in cui si tenta di dormire era significativamente associato a una durata del sonno più breve», si legge nell’articolo. «L’uso di schermi interattivi, come giochi e multitasking, era particolarmente problematico. Ma anche le attività passive su schermo, come guardare film, sembrano associate a una durata del sonno più breve».

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