Brandizzo, il caposcorta sui social prima della strage: «Condivideva un link da Facebook»

Antonio Massa navigava quattro minuti prima dell’arrivo del treno

«Cari italiani, ascoltatelo tutti e condividete, non servirà a nulla ma…». Così cominciano di solito i link che pubblicano bufale su Facebook. Antonio Massa, caposcorta di Rfi, alle 23,45 del 30 agosto scorso sta cambiando il suo status su Whatsapp e condividendo quel link su facebook. Esattamente 4 minuti dopo si consuma la strage di Brandizzo. Cinque operai della Sigifer finiscono travolti dal treno. Che in quel momento, ricorda oggi l’edizione torinese di Repubblica, viaggia «a 157 chilometri orari, ovvero circa 43,6 metri al secondo». «Il macchinista ha attivato il freno 135 metri prima dell’impatto, e da quel momento sono passati solo 3 secondi», si legge nella relazione tecnica. Per arrestare la corsa sarebbero serviti «quasi 1300 metri: la manovra d’emergenza avrebbe dovuto iniziare molto prima della curva, quando il macchinista non poteva avere visibilità».


Il caposcorta

A rivelare quello che stava facendo Massa è stato un responsabile della sicurezza di Rfi. Che ha dato agli inquirenti lo screenshot di quello che aveva visto. Lo stato di Whatsapp di Massa è scomparso dopo 24 ore, come succede sempre. Ma una traccia è rimasta impressa. Gli investigatori lo hanno saputo a novembre, quando il responsabile ha consegnato il telefonino con la foto dello status di Massa. «È stato pubblicato la sera dell’incidente di Brandizzo ed esattamente, a quanto mi risulta, tre minuti prima dell’impatto. Ho proceduto ad effettuare tale screenshot il pomeriggio/sera del giorno seguente, poiché la cosa mi colpì molto», ha fatto mettere a verbale.


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