Il negozio di abbigliamento a Scafati, la svolta in Vaticano con Mediaset. Poi Maria Rosaria Boccia, prima di Sangiuliano, ha comprato una società di pr

Ma gli affari arrancavano: 14 mila euro di fatturato e perdita di 2 mila euro nel 2023

Gli inizi professionali di Maria Rosaria Boccia, la donna che ha terremotato il ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano, sono stati nei negozi di abbigliamento di famiglia a Pompei e in altri comuni del napoletano. Poi nel 2011 ha deciso di mettersi in proprio e diventare imprenditrice. Prima fondando a Scafati la Boccia Fashion sas di cui Maria Rosaria era socio accomandatario. E poi nel 2012 aprendo una impresa individuale a Pompei, la M.R.B. La prima aveva come oggetto sociale «commercio al dettaglio di confezioni per adulti», la seconda «commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento».


I primi passi con due società personali e il lancio come stilista campana

Entrambe le società non sono durate molto (la prima per il decesso improvviso del socio accomandante, Francesco De Martino) e oggi risultano cancellate dal registro delle imprese. È durato un po’ di più il punto vendita di abbigliamento nel comune di Scafati, che in loco ha lanciato la Boccia come stilista, con le sue creazioni fatte sfilare anche in alcune manifestazioni locali e in un caso selezionate dalle istituzioni della moda di Milano per un concorso che aveva scelto 200 disegnatrici di moda fra le 1.500 che si erano presentate. L’episodio però ha contribuito a darle una certa notorietà almeno in Campania come stilista.


La svolta nel 2016 vestendo le orchestrali del Vaticano al concerto su Mediaset

Il grande salto della Boccia però è arrivato nel 2016, quando la stilista campana è stata improvvisamente selezionata per vestire le musiciste donne dell’orchestra vaticana che animava il tradizionale concerto di Natale condotto da Gerry Scotti su Mediaset. L’esordio deve avere convinto, perché la Boccia è stata confermata in quel ruolo ogni anno fino al 2021. E in quei cinque anni ha sempre postato sue fotografie e video fin dalle prove nell’auditorium della Conciliazione a Roma. Aggiungendo ovviamente selfie con i personaggi conosciuti in quella occasione: dallo stesso Scotti a Federica Panicucci, Arisa, Al Bano e tanti altri protagonisti.

La decisione nel 2022 di lanciarsi nelle pubbliche relazioni e la comunicazione

Rimasta senza concerto di Natale Maria Rosaria ha trovato a Roma altri agganci che l’hanno portata più volte alla Camera dei deputati. Nel 2022 ha rilevato da una pr napoletana, Donata Liguori, una società di pr e comunicazione partenopea, la Cult comunication srl, di cui da quell’anno è diventata unica azionista. Probabilmente la Boccia pensava di farla funzionare grazie ai numerosi contatti con istituzioni e politici che era riusciti a farsi sia in Campania (in particolare nella sua natìa Pompei) che a Roma. Ma la scommessa sembra non essere riuscita davvero.

Il bilancio

I conti non brillantissimi del primo anno di attività della sua società

Il primo vero anno di attività della società di pr acquistata è stato il 2023. E il 29 aprile scorso a Napoli, poche settimane prima che scattasse la scintilla con Sangiuliano (stando alla ricostruzione del ministro) la Boccia ha approvato il primo scarno bilancio della Cult comunication srl. Un fatturato annuale di 14.448 euro, inferiore però ai costi di produzione (oltre 16 mila euro) e quindi alla fine con una perdita di 2.323 euro che è stata rimandata a nuovo con l’ottimistica scelta di coprirla grazie agli utili di «esercizi futuri», a cominciare da quello 2024, anno della svolta nella sua vita.

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