Vannacci emozionato da Ganeshamoorty: «Esempio di integrazione e forza. Orgoglioso che abbia rappresentato il nostro Paese»
«Sono sinceramente orgoglioso di vedere un atleta come lui rappresentare il nostro Paese». Non solo la medaglia d’oro nel lancio del disco, ma anche «la determinazione e il coraggio» dimostrati da Rigivan Ganeshamoorty. Parola dell’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, che all’AdnKronos spende parole di elogio nei confronti dell’atleta azzurro, ormai popolarissimo dopo le sue interviste. «Ha dimostrato che forza di volontà, determinazione e spirito competitivo non conoscono barriere».
La proposta di incontro
Da una parte Ganeshamoorty, nato da una famiglia originaria dello Sri Lanka. Tre record del mondo uno in fila all’altro, poi il sorriso e la comicità virali: l’atleta è sicuramente uno dei simboli della spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Dall’altra l’ex paracadutista Vannacci, che più volte negli scorsi mesi è finito al centro di polemiche. Dagli omosessuali, al razzismo (si pensi al caso Paola Egonu) fino a presunte discriminazioni ai danni dei disabili. Sul suo conto l’atleta aveva sorvolato: «Non lo conosco, ma questa medaglia appartiene anche a lui. Italiano io, italiano lui. Se poi quelli come lui non mi accettano, non è un mio problema». Vannacci ha invece espresso il desiderio di «incontrare il campione per congratularmi con lui di persona».
La difesa del generale
Le prime polemiche sul tema disabilità risalgono ad aprile. Quando, in un’intervista, il generale aveva sostenuto la necessità di separare gli studenti «in base alle loro capacità». Idea che poi aveva ulteriormente specificato: «Un disabile non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei 100 metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico». Dichiarazione che avevano poi costretto Vannacci al dietrofront: «Hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari, non vanno separati». L’europarlamentare leghista è ora tornato a difendersi: «Non ho mai inteso discriminare o emarginare le persone con disabilità», ha detto. Le sue intenzioni – continua – erano «cercare soluzioni pragmatiche ed efficaci che possano migliorare il loro accesso all’istruzione e alla completa realizzazione di se stessi».
Ganeshamoorty? «Un esempio»
Ganeshamoorty in una recente intervista aveva denunciato i problemi relativi alle barriere architettoniche, a partire dalla metropolitana di Roma: «Alla stazione di San Paolo Ostiense quelli come me sono perduti. Chi progetta non è sensibile a questi problemi». A lui si accoda pure Vannacci: «Le stesse soluzioni che richiede, auspicando scivoli e accessi per disabili, vanno affrontate specificatamente. La vittoria di Rigivan è un esempio per tutti noi e dimostra che la volontà, spesso, è il primo ingrediente dell’integrazione». Per poi concludere con una stoccata alla stampa, che secondo lui «continua a dipingermi come un razzista e discriminatore a tutto tondo».
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