Roman Zancarli, la storia dell’uomo che vive per scelta in un’auto: «C’è il frigo, il letto, la cucina e la doccia»
Alfyorov Pomah alias Roman Zancarli ha 26 anni e una storia da raccontare. Che parte da un orfanotrofio di Odessa in Ucraina e finisce nel bagagliaio di una vecchia Ford Focus. Alfyorov era un bambino ucraino di quattro anni quando è stato adottato da una famiglia veronese. Oggi dalla sua carta d’identità è sparito il domicilio. Perché ha deciso di vivere in un’automobile. Prima per necessità, adesso per scelta. Di vita, spiega a Repubblica. «Si può vivere anche così e vedere la vita a colori», dice nei due metri quadri di bagagliaio in cui è riuscito a collocare frigorifero, letto, mobile cucina, scrivania per il Pc e sgabuzzino per i vestiti. Mentre nella parte superiore dell’auto ci sono un box doccia e una toilette pieghevole.
Influencer?
Ogni tanto racconta nei post di Instagram come vive. Ma senza sentirsi un influencer: «Io non invito le persone a consumare prodotti inutili. Mostro solo cose necessarie per il mio stile di vita». Perché in realtà «tanti vivono in macchina ma si vergognano. Principalmente sono padri separati. Attraverso la mia esperienza vorrei dare voce e coraggio a queste persone». I suoi genitori adottivi erano un dirigente chimico e una insegnante d’asilo. «A 14 anni sono andato a vivere solo con papà ma lui, di lì a poco, ha trovato un’altra compagna che aveva già tre figli», racconta. «Quando avevo 16 anni la mia fidanzata è rimasta incinta e, a quel punto, me ne sono dovuto andare io. Ho mollato la scuola e iniziato a vivere come ospite da una sistemazione all’altra, per circa 7 anni», aggiunge.
La Ford Focus station wagon del 2001
Poi si è lasciato anche con la fidanzata: «Sentivo che avevo bisogno di un cambio. Mi sono detto: basta, ora faccio a modo mio. Con l’ultimo stipendio mi sono comprato una Focus station wagon del 2001, con 200 mila chilometri. Costava mille euro. Dal 9 dicembre 2022 quella è diventata la mia casa». All’inizio è stata dura: «Di notte mi svegliavo ogni ora, avevo freddo e paura. Ora sono organizzato: faccio funzionare il frigorifero, l’illuminazione, il computer, la coperta elettrica e anche la stufetta». La sua è prima di tutto una scelta di vita: «Prima di avventurarmi in questa vita sono stato nel deserto di Tabernas. Ho fatto un percorso interiore molto doloroso. Mi sono chiesto chi sono e perché sono arrivato a questo punto. Ora però sono pronto».
Il lavoro e il mantenimento della figlia
Roman oggi lavora come corriere di Amazon, dalle 9 alle 18.30 circa. «Poi torno a casa, cioè in macchina, faccio la spesa e la sera mi occupo dei live su TikTok o del montaggio dei video per YouTube». Ogni settimana va a trovare la figlia di otto anni a Modena: «L’ultima volta mi ha detto: con la mamma mi sento normale, con te mi sento me stessa». E ha anche dei progetti: «Passare a un camper non sarebbe male, però servirebbero almeno 10 mila euro. Ora guadagno circa 1.300 euro al mese e devo dare i soldi per il mantenimento di mia figlia. Ma è un obiettivo per il futuro e conto di farcela».
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