Finisce il monopolio della Siae: era la battaglia di Fedez, che poi ha cambiato idea

Nel decreto infrazioni la norma che risponde alle richieste dell’Unione Europea, in una procedura iniziata ormai nel 2017

Dovrebbe essere la fine del monopolio Siae, così come chiedeva l’Unione Europea da tempo e non solo. La Società Italiana degli Autori ed Editori era stata trascinata in un braccio di ferro anche da Fedez, almeno fino a qualche mese fa quando l’ente aveva raggiunto un accordo con il cantante. Il rapper fu il primo artista di peso a passare da Siae a Soundreef, il gestore indipendente di diritti d’autore fondato da due italiani nel 2012 con lo scopo di metter fine al monopolio dell’ente pubblico. Il governo ha approvato un decreto consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione – tra queste anche quello sulle concessioni balneari – e di un caso EU Pilot. In almeno 6 casi, le norme introdotte sono in grado di condurre all’immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea. In altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi all’archiviazione. Tra la procedure che si punta a risolvere, anche la 2017/4092 in materia di diritto d’autore. L’Italia è stata più volte bacchettata perché secondo l’Ue la nostra normativa esclude gli enti di gestione indipendenti di altri Stati membri dalla prestazione di servizi di gestione dei diritti d’autore in Italia. Ora la nuova normativa dovrebbe allargare il pool di società in grado di operare in materia, ponendo di fatto fine al monopolio di Siae. Nel 2016 il rapper decise di fare gestire il suo repertorio dalla neonata Soundreef, accusando la storica Siae di agire in regime monopolistico, «un dominio monopolistico ultracentenario». Una battaglia conclusasi a fine novembre scorso quando Fedez annunciò una partnership con l’ente.


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