Le lacrime di Crozza-Sangiuliano: «Quella bionda vuole umiliarmi. Boccia? Macché, Meloni!» – Il video
«Sono le uscite tipo quelle di Sangiuliano che danno un senso al mio lavoro». All’indomani dell’intervista trasmessa in prima serata dal Tg1, Maurizio Crozza gongola. E non può farsi sfuggire l’occasione di tornare a vestire i panni del ministro della Cultura, travolto in questi giorni dal caso relativo alla sua non-consulente Maria Rosaria Boccia. «Macché ministro, ormai sono un zimbello dopo la figura che ho fatto ieri a reti unificate», esordisce Crozza nelle vesti di un Sangiuliano visibilmente scosso. «Ma che reti unificate, era solo su Rai Uno», gli ricorda il finto intervistatore. Al che Crozza-Sangiuliano ribatte: «Ho ritardato “Affari Tuoi” per raccontare i c**zzi miei…».
Autodifesa a suon di gaffes
Il ministro della Cultura, sempre interpretato dal comico del Nove, torna alla carica provando a reagire a critiche e richieste di dimissioni piovutegli addosso ricordando «le tante cose buone» che ha fatto nei suoi quasi due anni al ministero. «Ma non si ricorda quando ho detto che Dante era di destra? Che Times Square è a Londra invece che a Nuova Delhi? Oppure Cristoforo Colombo che seguiva i dettami di Galileo?», continua il “ministro” ricordando alcune delle gaffe più celebri durante i suoi (quasi) due anni di mandato e che lo hanno reso un’icona social.
E quelle «meno buone»
Ma l’attualità incombe e s’arriva presto alle «cose meno buone» di questi ultimi due anni al governo. E il primo pensiero va subito a Maria Rosaria Boccia, ribattezzata «la bionda con gli occhiali che registrava tutto». Quando escono le cose che ha registrato, avverte Crozza-Sangiuliano, «cade l’Europa!». E allora perché non dimettersi, lo incalza l’intervistatore del day after? «Quella bionda voleva umiliarmi!», sbotta il finto ministro. Ma chi, Maria Rosaria Boccia? Macché. «Parlo della Meloni – precisa Crozza-Sangiuliano -. Quella è cattiva, pure più dei comunisti. Che figura di m** mi ha fatto fare mandandomi al Tg1».
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