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L’intervista di Sangiuliano al Tg1 finisce in commissione di vigilanza Rai: «Altro che TeleMeloni, siamo al cinepanettone»

05 Settembre 2024 - 18:52 Ugo Milano
sangiuliano boccia intervista tg1
sangiuliano boccia intervista tg1
L'annuncio di Barbara Floridia, presidente dell'organismo di controllo: «Riunione urgente dell'ufficio di presidenza»

L’intervista-fiume al ministro Gennaro Sangiuliano andata in onda mercoledì 4 settembre al Tg1 – o meglio, subito dopo la fine del “normale” telegiornale in una sorta di speciale ad hoc – è diventata rapidamente un caso politico. E non solo per le pesanti implicazioni che il caso Boccia-Sangiuliano potrebbe avere sul governo Meloni, col destino della ministra della Cultura ormai appeso a un filo. Ma pure per lo spazio abnorme concesso sulla prima rete della tv di Stato a Sangiuliano e alla sua vicenda al confine tra il gossip e lo scandalo politico-amministrativo. Detto, fatto, la vicenda approderà presto in commissione di vigilanza Rai. Ad annunciarlo è Barbara Floridia, presidente dell’organo di controllo del parlamento sul servizio pubblico (M5s). «Sono diverse le richieste dei gruppi affinché la questione venga affrontata in commissione di Vigilanza. Convocherò con la massima urgenza un ufficio di presidenza per affrontare il caso e consentire ai gruppi di intervenire e porre le richieste che riterranno opportune», fa sapere in una nota Floridia, eletta in quota M5s. L’intervista del ministro, durata circa 20 minuti e trasmessa in prima serata su Rai Uno, ha attirato l’attenzione di 3 milioni e 211mila spettatori, con il 18,57% di share.

Botta e risposta tra Pd e Lega

La decisione di concedere uno spazio così ampio in prima serata a un esponente del governo è stata criticata dalle opposizioni, con la deputata del Pd Debora Serracchiani che è intervenuta così sui social: «Siamo oltre TeleMeloni, il Tg1 ieri sera è andato in onda in formato cinepanettone di Natale. Di quelli stanchi e forzati. A chi serve tutto questo? Un ministro della Repubblica umilia se stesso e l’istituzione che rappresenta. Un direttore di testata Rai accetta di fargli da spalla. Governo e informazione pubblica ne escono ancora ammaccati». A rispondere a Serracchiani ci pensa Elena Maccanti, deputata della Lega e componente della commissione vigilanza Rai: «Chi, a sinistra, critica l’intervista di Chiocci a Sangiuliano sembra dimenticare le lunghe interviste del Tg1 a Conte nell’ottobre 2019. Una notizia è sempre una notizia, e le critiche del Pd mostrano che i Dem considerano la Rai come una loro proprietà».

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