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L’abbraccio tra Jovanotti e Bebe Vio dopo il bronzo: «Grande sorellina, siamo venuti a Parigi per te»

05 Settembre 2024 - 12:54 Gabriele Fazio
Abbraccio tra Jovanotti e Bebe Vio dopo la vittoria del Bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024
Abbraccio tra Jovanotti e Bebe Vio dopo la vittoria del Bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024
Il cantante ha scritto su Instagram: «Ieri dopo aver vinto il bronzo l'ho abbracciata: era sudata come me dopo un concerto e felice di avercela fatta ancora a mettersi una medaglia al collo»

Un abbraccio caloroso, quasi commosso, tra Jovanotti e Bebe Vio a conclusione della gara che ha visto la schermitrice italiana guadagnarsi la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Il cantante sul proprio profilo Instagram ha scritto: «La nostra magica Bebe Vio nazionale! Ieri dopo aver vinto il bronzo l’ho abbracciata: era sudata come me dopo un concerto e felice di avercela fatta ancora a mettersi
una medaglia al collo. Io e le mie ragazze siamo venuti a Parigi per due giorni alle Paralimpiadi a fare il tifo perché in tanti anni che siamo amici e fan di Bebe non l’avevamo mai vista in combattimento. Che forza, che velocità, che dedizione e che spirito. Grande sorellina ti siamo tutti molto grati per quello che sei capace di fare».

La carriera di Bebe Vio

Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, così all’anagrafe, veneziana classe 1997, torna ad indossare una medaglia di bronzo olimpica dopo gli exploit di Rio 2016 e Tokyo 2020, quando vinse l’oro nel fioretto individuale. Nel suo palmares quattro campionati mondiali paralimpici, cinque campionati europei paralimpici e due campionati italiani paralimpici assoluti. Alla fine della gara di Parigi ha dichiarato: «Il mio primo bronzo individuale, sono molto felice. «Non è l’oro che si aspettavano tutti, ma sono contenta perché non è tutto regalato. Per come sto mentalmente questa è bellissima. Grazie a tutto lo staff e a tutti i miei amici, li sentivo farmi il tifo. Se c’è una medaglia è grazie a loro, altrimenti ciao. Dietro c’è un lavoro di tantissime persone, essere qui è tanto fico, e ora abbiamo la gara a squadre».

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