La fuga di Maria Elena Boschi dalle cucine della Festa dell’Unità
Maria Elena Boschi in fuga dalla Festa dell’Unità a Reggio Emilia. Ha detto che si sente a casa, in mezzo a tanti amici. E che Elly Schlein non deve seguire la linea del Fatto e di Travaglio. Ma, spiega proprio il quotidiano, nei suoi confronti tra i militanti non c’è tanto entusiasmo: «Questo non è il suo popolo. Ma non lo è neanche mai stato», dice un volontario. Alla fine di un dibattito sui diritti Boschi si aggira per gli stand. Ma quando si avvicina alle cucina una sua assistente la fulmina con lo sguardo: «Le cucine no!». Lei acconsente: «No, no”. E l’altra: “La macchina è di là». A quel punto Il Fatto la raggiunge mentre sta uscendo dal cancello: «Onorevole, ma il giro nelle cucine?».
Non vi azzardate a riprendervi Renzi
Boschi spalanca gli occhi e balbetta: «Nooo, eravamo lì, aspettavamo Andrea Orlando, abbiamo fatto un giro, non c’era tempo». Tra gli organizzatori c’è chi non la apprezza proprio: «Per me è una sopravvalutata e una arrivista. Io non avrei riaccolto i renziani: hanno spaccato il partito e fatto sì che molti di noi se ne andassero», dice Desy Zanoni. E Loretta Sabatini: «Io ieri gliel’ho detto alla Serracchiani: non vi azzardate a riprendere Renzi». E lei? «Mi ha fatto un cuoricino con le mani». Ma per Meb è tutto a posto: «Veramente io non percepisco nessuna ostilità», minimizza coi cronisti a margine dell’evento. «Non ho nulla di cui chiedere scusa. Se volete, dopo facciamo un giro tra le cucine». Che però alla fine salta. Le cucine no, meglio di no.