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Benevento, abusa della nipote 15enne. Lei lo fa arrestare chiedendo aiuto via whatsapp

05 Settembre 2024 - 17:10 Filippo di Chio
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È avvenuto a Sant'Agata dei Goti, in provincia di Benevento, l'ultimo giorno di luglio. L'uomo è stato denunciato da suo fratello

È una serie di messaggi a incastrare un 42enne campano, che avrebbe compiuto molestie sessuali ai danni della nipote 15enne. L’allarme era stato dato via WhatsApp dalla stessa ragazza alla madre. Un’analisi accurata della chat ha portato all’arresto dell’uomo, ai domiciliari dalla serata di ieri 4 settembre per opera dei carabinieri di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento.

I fatti

Il 31 luglio scorso la giovane si trovava nel Sannio in vacanza dai nonni, che quel giorno – insieme al padre che l’aveva accompagnata – erano fuori di casa. Lo zio si sarebbe avvicinato con una scusa – una spina in un dito – poi l’abuso. Carezze indesiderate e baci tentando di convincere la giovane ad avere un rapporto sessuale con lui. I ripetuti dissensi della vittima non avrebbero frenato l’insistenza di suo zio 42enne. La ragazza ha contattato via smartphone la madre, nel Nord Italia con un’altra figlia, e il fidanzato, spiegando quanto aveva subito e chiedendo aiuto. Di fronte all’accaduto il padre della ragazza ha sporto denuncia contro il fratello 42enne. I Carabinieri sono intervenuti immediatamente acquisendo i messaggi e ascoltando le testimonianze dei genitori e dei familiari della vittima, in particolare il fratello e la zia materna che erano accorsi sul luogo dell’accaduto. La stessa 15enne ha raccontato tra le lacrime le molestie subite.

La misura cautelare

Le indagini svolte dalla polizia giudiziaria hanno spinto il pm ha richiedere una misura cautelare per l’uomo. «Anche alla luce – si legge in un comunicato del procuratore della Repubblica di Benevento – della personalità dell’indagato, contrassegnata dalla completa assenza di freni inibitori agli istinti libidinosi nonostante lo stretto rapporto di parentela con la nipote». L’ordinanza, emessa dal gip locale, ha portato all’arresto dell’indagato e all’imposizione dei domiciliari.

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