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Cernobbio, Viktor Orbán contro Ilaria Salis: «È un crimine, se vi va bene noi non possiamo perseguirla». E lei: «Un tiranno» – Il video

salis orban cernobbio
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Il presidente ungherese attacca l'eurodeputata italiana: «Ha commesso violenza contro dei cittadini, ma avrà l'immunità»

«È molto strano. È un affare italiano, se vi va bene mandare in parlamento una così non posso influenzare niente. Dal punto di vista ungherese è più che strano». Così il presidente ungherese Viktor Orbán dal 50esimo Forum Ambrosetti di Cernobbio commenta così l’elezione al Parlamento europeo di Ilaria Salis. «Venire in Ungheria o in un altro Paese, commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel parlamento europeo è nello stile italiano, non ungherese. È un crimine anche se adesso non possiamo perseguirla perché il parlamento probabilmente le concederà l’immunità», ha continuato Orbán. La eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra ha affidato la sua risposta a un post su X: «È un tiranno».

«L’Ungheria è una democrazia illiberale»

«Ascoltate come parla il tiranno dell’autoproclamata “democrazia illiberale”», ha scritto su X Salis. L’eurodeputata reagisce con ironia e con orgoglio all’attacco del presidente ungherese rivendicando anche le battaglie di una vita: «Osservate il suo disprezzo per lo stato di diritto e il principio della presunzione di innocenza. Come si può avere un processo equo in un Paese in cui il capo del governo, al potere ininterrottamente da 14 anni, si esprime in questo modo?». La giustizia e il modo in cui è portata avanti da Budapest è uno dei temi affrontati da Salis nel suo post: «Come pensate che vengano trattati gli oppositori politici nella sua Ungheria? Che tipo di giustizia può garantire?». Per poi ritornare sulle ragioni della sua elezione a Bruxelles e la lotta contro l’antifascismo: «Non mi sorprende che Viktor Orbán trovi inaccettabile che decine di migliaia di italiani si siano opposti alla sua vendetta contro gli antifascisti eleggendomi al Parlamento europeo, e che milioni di cittadini europei siano profondamente contrari alle sue azioni e alla sua visione del mondo. Per lui e per i suoi compari fascisti in Ungheria e nel mondo, la vera democrazia è semplicemente intollerabile». Infine, Salis difende la scelta di chi l’ha votata: «Da parte nostra, la “via italiana” di cui siamo orgogliosi è quella che abbiamo ereditato da coloro che hanno combattuto per liberare il nostro Paese e l’Europa dal nazifascismo: la via della giustizia attraverso la libertà e l’uguaglianza, e il rispetto della diversità. Continueremo a lottare per tutto questo. Per Maja, per gli antifascisti e per tutti coloro che sono dalla parte giusta della storia».

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