Foggia, medici e infermieri chiusi dietro una porta per la furia di 50 familiari e amici di una ragazza deceduta – Il video

Quando hanno saputo della morte della giovane sono arrivati al Policlinico Riuniti. La 23enne è morta durante un intervento chirurgico

Si sono chiusi dietro una porta con dei mobili per fermare la furia di chi era dall’altra parte mentre al telefono chiedevano aiuto alle forze dell’ordine. È successo nella notte di mercoledì 4 settembre, al Policlinico Riuniti di Foggia dove i sanitari dell’istituto hanno dovuto trovare un nascondiglio per evitare l’aggressione di circa 50 persone. Erano tutti parenti e amici di Natasha Pugliese, ragazza di 23 anni, deceduta durante un intervento chirurgico.


L’aggressione

Nel video in copertina e girato da uno dei sanitari del Policlinico oltre alla paura e allo scoramento di medici e infermieri si possono notare anche delle gocce di sangue. I professionisti del Riuniti sono infatti stati aggrediti dalla furia di parenti e amici della 23enne di Cerignola. Contro i sanitari sono volati calci, pugni e schiaffi che hanno causato delle ferite lievi. Una dottoressa però ha subito una frattura a una mano che è rimasta schiacciata in una porta. La procura di Foggia per il grave episodio ha deciso di aprire due inchieste. La prima sul decesso di Natasha Pugliese e la seconda sull’aggressione subita dall’equipe medica. Le forze dell’ordine hanno identificato tutte le persone presenti e hanno preso anche le cartelle cliniche della ragazza. La direzione generale del Policlinico, scrive il Corriere, ha aperto «un’approfondita indagine interna per ricostruire e valutare tutto il percorso assistenziale». Il sottosegretario alla Salute, l’onorevole Marcello Gemmato andrà a far visita oggi, 6 settembre, ai medici e ai sanitari del Policlinico per mostrare la vicinanza e la solidarietà delle istituzioni.


Leggi anche: