Maria Rosaria Boccia a In Onda: «In questa verità sono coinvolte tante donne, che ancora non sto menzionando»

Le parole della mancata consulente a Luca Telese: «Le dimissioni? Non sono contenta, meritava quel posto. Se voglio le scuse del ministro? Io voglio le scuse dall’uomo»

Altre donne, verità non dette. E il ministro che, sentito fino a pochi giorni fa, ha alzato improvvisamente un muro. Senza avvisarla dell’intervista al Tg1. «No io non sono contenta, lui meritava quel posto. Secondo me è una brava persona, si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire». Queste le parole di Maria Rosaria Boccia, nell’intervista concessa a In Onda su La7, in merito alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Ha sbagliato a dimettersi? «Forse oggi dopo tutta la tempesta mediatica -risponde Boccia – era necessario. Poteva non farlo, dicendo la verità». E ancora la consulente di Pompei: «Se voglio le scuse del ministro Sangiuliano? Io voglio le scuse dall’uomo, per me e per la mia famiglia. È lui che mi ha messo in pubblica piazza, io non ero né un personaggio politico né un personaggio dello spettacolo». «Fino a 10 giorni fa nessuno mi conosceva e la mia vita era fantastica. Ora com’è? Non proprio semplice», ha spiegato. «Ho votato con convinzione Giorgia Meloni: la stimo, la apprezzo, secondo me è una donna in gamba», ha sottolineato. Mentre Boccia rilasciava la sua intervista Gennaro Sangiuliano consegnava le sue dimissioni irrevocabili alla presidente del Consiglio. L’intervista è trasmessa in pillole, man mano, nel corso della puntata. Lei c’è l’ha con Giorgia Meloni? «Assolutamente no, ma non conosco la regia». Il ministro è eterodiretto? «Ci sono tante situazioni che sono state scoperte come false ma nessuno mi ha chiesto scusa». «Io non ho bisogno di soldi – aggiunge – ho un lavoro floridissimo la mia famiglia non ha bisogno di cariche, di sistemazione, i mei amici hanno lavori appaganti. Certo che sapevo che il lavoro era gratuito, ho firmato!».


«Il Tg1? No, non mi ha avvisata. Lo avevo sentito fino all’incontro con Meloni»

Lei spiava il ministro? «No, io lavoravo con il ministro». Davanti alle accuse di elaborazioni di strategia dichiara: «Io sono stata in silenzio otto giorni perché sono stata travolta. Ho detto semplicemente la verità. Mi sono sentita messa all’angolo. Avevo fotoreporter, giornalisti sotto casa. Mi sono chiusa, ho pensato e ho risposto solo esclusivamente quando ha parlato il ministro, ho rispettato l’uomo e le istituzioni». Ha avuto l’aiuto di qualcuno? «No sono sempre rimasta sola. Il ministro lo sa benissimo, l’ho sentito fino all’altro ieri sera. Dopo l’incontro (con Meloni ndr)». L’ha avvisata del Tg1? «No, non mi ha avvisata. Non ha dato la possibilità di avvisare la mia famiglia, non è stata una cosa carina».


L’ipotesi di altre donne

«Io non faccio un racconto diverso. In questa verità sono coinvolte tante donne che ancora non sto menzionando», spiega Boccia. Con cui il ministro aveva relazioni? «Io penso che tutta questa situazione si debba spegnere il più presto possibile», spiega Boccia, lasciando aperta la possibilità che ci sia altro. Boccia accusa il ministro di “allargare il cerchio della menzogna”: «Non è rispettoso che un ministro continui a dire cose inesatte, allargando il cerchio della menzogna a persone che potrebbero entrare nel baratro. Io non voglio esser buttata, per coprire altre cose. Non ci sto».

L’audio della moglie e la telefonata lasciata aperta

Sulla moglie di Sangiuliano: «Non ho mai conosciuto lei. Non ho mai assistito a una telefonata di Sangiuliano con la moglie. Io questo audio l’ho potuto ascoltare perché il ministro mi ha chiamata all’insaputa della moglie, lasciando la telefonata aperta. La nomina è stata strappata per il volere della moglie?». Ma il ministro ha detto che non aveva girato quell’audio, che non l’aveva sentito: «Ma quante cose ha detto che non sono vere?».

«Io e Sangiuliano mai entrati e usciti da uno studio medico»

Nel corso dell’intervista Boccia nega di aver scaricato la chat Whatsapp dal pc del ministro. Poi sulla presunta foto di lei che esce da uno studio medico con Sangiuliano dice: «E secondo lei se queste foto ci fossero, non sarebbero già uscite? Io e il ministro non siamo mai entrati e usciti da uno studio medico, è inventata». Se domani queste foto escono? «Rivengo da voi. Io ci metto la verità. Ci sono le foto di “Gente”, uscite in questi giorni, che foto sono? Sono più scoop le foto mie (ndr)». Poi sottolinea la tempistica delle mail sulla nomina. E l’uscita del pezzo di Dagospia. «Perché sono convinta che nel ministero c’è una talpa», spiega. Prima del silenzio Boccia aspetta le pubbliche scuse: «Le aspetto dal ministro per me e dalla mia famiglia». «O racconta la verità oppure sarò costretta io a raccontarla però cadrebbero altre donne che…», precisa Boccia. Ma se lei non ha registrato? «Io posso dirlo, e poi ci sono gli uffici competenti». Dettagli di cui è in possesso? «Che conosco. Ho anche regalato al ministro una pellicola privacy, perché ho visto tante volte dei messaggi sbirciati anche da me».

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