Maria Rosaria Boccia: «Sangiuliano mi ha detto che non viveva più con la moglie. Segreti? Ce ne sono di cose sotto…»

La “Consigliera Grandi Eventi” vuota il sacco con gli amici. E racconta dettagli inediti. I trasferimenti personali, il ricatto e le registrazioni con le “lezioni di storia” a Meloni

La verità di Maria Rosaria Boccia su Gennaro Sangiuliano coinvolge Giorgia Meloni. Nell’intervista a La Stampa la non-consigliera conferma di aver viaggiato a spese del ministero della Cultura e di ricevuto informazioni riservate sul G7 della Cultura. Ma in un retroscena di Repubblica dice anche altro. Si tratta di parole che «ha consegnato a pochissime persone fidate». E in cui racconta che «lui mi aveva detto che non viveva più con la moglie. Da un po’. La moglie andava con lui solo se c’era la Rai a riprenderli. Ma io quand’era diventato così il mio matrimonio, ho avuto le p… di divorziare. Per dignità. Ma a questo governo non andava bene, no, vogliono altre narrazioni». E dice che «la Meloni gli ha dettato la linea in tv».


La dieta mediterranea

Nel colloquio con La Stampa Boccia si definisce «imprenditrice da 20 anni nel settore del wedding». Dice di essersi avvicinata alla politica per «il bisogno di divulgare agli italiani i benefici della dieta mediterranea e della corretta alimentazione». Dice di aver conosciuto il ministro a maggio 2023, anche se ammette che la frequentazione è diventata assidua un anno dopo. Ribadisce che il suo ruolo era «Consigliere grande eventi». Conferma il viaggio a Pompei e le informazioni riservate. Sulla relazione sentimentale, invece dice che «dovete chiederlo a lui». E sulle chat private di cui sarebbe in possesso replica enigmatica: «Io confermo che il ministro è un po’ confuso. Perché il giorno prima ha detto che nelle nostre chat potevano esserci solo delle foto carine, non compromettenti e qualche cuoricino o qualche emoticon carina. Con una persona con la quale ho una relazione non mi scambio solo delle foto innocenti ed emoticon. Semmai posso scambiarmi anche qualche messaggio più piccante».


I trasferimenti personali

Sui viaggi con l’auto di tutela del ministro parla di «lunghe trasferte» e conferma che «sono venuti a prendermi sotto casa e mi hanno riaccompagnato». E lancia la bomba: «Siamo andati al concerto dei Coldplay, al concerto de Il Volo. Da Roma, siamo arrivati in macchina fino a Pompei. Siamo andati a eventi miei personali e privati, dove lui ha voluto presenziare. Un evento alla base dell’Aeronautica a Roma e un altro a Roma». Attacca Meloni, che l’ha chiamata in tv «questa persona»: «Chi si richiama i valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità come ha fatto l’altra persona (Meloni ndr) quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno (Giambruno, ndr) aveva violato un sentimento d’amore. Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome.

Il ricatto

La moglie di Sangiuliano si chiama Federica Corsini, è giornalista e lavora alla Rai. I due si sono sposati nel 2019. Il ministro si è fatto fotografare con lei il 28 agosto sul red carpet di Venezia. Due giorni prima era scoppiato il caso su Dagospia. Boccia ribalta l’accusa di essere una ricattatrice: «Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro». E tra questi «posso dire che ci sono direttori di settimanali». Forse un riferimento alle foto commissionate e poi mai pubblicate? Infine, lancia un ramoscello d’ulivo proprio a Sangiuliano: «Se lui si pente delle bugie che ha detto e mi chiede scusa con gli stessi mezzi che ha usato per farmi passare per quella che non sono di certo lo perdono. Sono una persona cristiana che crede nei valori».

Il retroscena

Nel retroscena di Repubblica invece Maria Rosaria Boccia è molto più esplicita. «Ma Sangiuliano, ma tu lo sai benissimo quello che io ho in mano. Che fai? Io ho il decreto della mia nomina, lui lo aveva fatto, ce l’ho, c’era la sua firma sopra (verosimilmente il pre-decreto, bloccato in Ministero, ndr)». Torna a chiedere il pentimento: «Lui si è scusato con Meloni, con sua moglie. E con me? Con la mia famiglia?». Poi torna su Meloni: «Gli ha dettato la linea per la tv. E lui ha mandato giù la lezione a memoria. Poi ci è rimasto secco perché, mentre si preparava al Tg1, io ho fatto il post in cui rivelavo che mi aveva chiamato la sera prima: e lui poi lo ha dovuto ammettere in tv. Ma dico io, benedetto ministro: ma tu sei un pavido. Tu continui a dire bugie su bugie. Come ti muovi? Sai benissimo quello che io ho in mano. Quindi ti smentisco».

I file segreti

Infine, parla dei segreti di cui sarebbe a conoscenza: «Ce ne stanno di cose sotto». Ci sarebbero registrazioni in cui il ministro che ricama sull’ignoranza (presunta) di alcuni colleghi. Oppure frasi di lui che rivela giocosamente di “dare lezioni” di storia alla premier. O ancora frammenti di dialoghi più densi con suoi colleghi dell’esecutivo e con la stessa presidente, o la sua famiglia. «Mi hanno chiamato da tutto il mondo – sorride con gli amici – Il Tg5, il Tg4, la Fagnani, la Berlinguer, i quotidiani italiani e alcuni stranieri». Adesso è il suo momento.

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