Michael Keaton non è più lui. Dopo «Beetlejuice Beetlejuice» riprenderà a lavorare con il suo vero nome: Michael Douglas

Negli anni ’70 il sindacato attori non permetteva l’esistenza di due lavoratori omonimi

Beetlejuice Beetlejuice, sequel del cult Beetlejuice – Spiritello porcello, pellicole entrambe firmate dal maestro dei cinema grottesco Tim Burton, a 36 anni di distanza l’una dall’altra, sarà l’ultimo film in cui comparirà il nome Michael Keaton. L’attore, oggi 73 anni, che per Tim Burton ha indossato due volte la maschera di Batman, dopo una lunga carriera correlata da successi come Cronisti d’assalto, Jackie Brown, Birdman (che lo avvicinò alla vittoria di un Oscar), Il caso Spotlight, The Founder, Spider-Man: Homecoming e Il processo ai Chicago 7, tornerà ad utilizzare il proprio nome: Michael Douglas. Già perché l’attore di Coraopolis, nemmeno 6mila abitanti nella contea di Allegheny, nello Stato della Pennsylvania, è così che risulta all’anagrafe: Michael John Douglas, quindi omonimo di una delle leggende di Hollywood. Ai tempi, parliamo della metà degli anni ’70, la Screen Actors Guild, ovvero il sindacato attori, non permetteva l’iscrizione di due persone col medesimo nome e cognome. Dato che Michael Douglas aveva già cominciato la propria carriera da una decina d’anni e anche Mike Douglas era già preso, lì per lì il giovane Michael aprì l’elenco del telefono e trovò il cognome Keaton e, come ha raccontato a People, ha pensato: «Sembra ragionevole!». In realtà Michael Keaton si sarebbe voluto firmare come Michael Douglas già nei riconoscimenti per il suo ultimo film da regista, il thriller Knox Goes Away, uscito a inizio 2023, ma ammette: «Mi è sfuggito completamente e poi non c’era abbastanza tempo per inserirlo».


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