È morta Lorenza Santangelo, madre del boss Matteo Messina Denaro: la Questura proibisce i funerali pubblici

Una vita passata all’ombra del marito e del figlio, entrambi ai vertici di Cosa Nostra. Il figlio le scriveva durante la latitanza: «Conosco il tuo dolore»

Moglie di Don Ciccio Messina Denaro, madre di Matteo. Nella giornata di ieri giovedì 5 settembre Lorenza Santangelo è morta a 88 anni a Castelvetrano. Da anni la donna viveva nella casa della figlia Giovanna, nel centro del paese. Stamattina all’alba la salma è stata trasportata al cimitero, dove nella giornata di domani sarà tumulata. In forma strettamente privata. Al suo funerale infatti, per ordine del questore di Trapani Giuseppe Peritore, non potranno che esserci quei familiari a cui si è dedicata per decenni. Rosalia si presenterà sotto scorta, a lei – se riceverà l’autorizzazione dalle autorità – si unirà anche Patrizia. Ma le due sorelle, oltre a Salvatore, si sono rifiutate di controfirmare la notifica di divieto di funerali pubblici emessa da questore Salvatore Peritore. Un gesto simbolico, che non annulla la validità del provvedimento, ma che certifica ancora una volta l’impossibilità di comunicazione tra il clan mafioso e lo Stato.


Il «dolore di una madre»

«Mi dispiace di non averti più rivista». Con queste parole il figlio Matteo durante la latitanza scriveva alla madre Lorenza. Il dolore «atroce» di «una madre che non può vedere più il proprio figlio», ma che il boss mafioso diceva di provare a sua volta nei confronti di sua figlia. La lettera – fondamentale per le indagini che hanno portato all’arresto del boss il 19 gennaio 2023 – è datata 2019. La scelta della latitanza però non è rimpianta: «Sono stato quello che volevo». Un rapporto stretto, quello tra mamma e figlio. All’ingresso nella vecchia casa della donna in via Alberto Mario, nel quartiere Badia, i carabinieri avevano trovato un ritratto di Matteo Messina Denaro in stile Andy Warhol. E il nome della nipote, Lorenza come lei, certifica un nodo strettissimo che neanche la latitanza trentennale è riuscita a sciogliere.


Una vita nell’ombra

Mai coinvolta in nessuna inchiesta, sempre nascosta dietro le quinte mentre sotto i riflettori si alternavano suo marito e loro figlio. Testimone – a quanto si legge dalle lettere sofferente – della doppia latitanza. Quelle di Ciccio Messina Denaro, capo mandamento negli anni Ottanta tra i principali ricercati durante la procuratela di Paolo Borsellino a Marsala, e di Matteo, boss mafioso morto lo scorso settembre. Spettatrice degli arresti dei figli Patrizia, Salvatore e Rosalia. Sempre dedita alla famiglia, non si è mai dissociata dal coinvolgimento dei parenti in Cosa Nostra e mai si è allontanata da loro. Ha ospitato la nipote Lorenza, figlia di Matteo Messina Denaro, per alcuni anni durante il trentennio da primula rossa iniziato nel 1993.

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