Forum di Cernobbio, Meloni su Boccia: «Non battibecco con lei». A Zelensky: «Sostegno a Kiev al centro dell’agenda G7»- Il video
Dopo il rinvio di ieri, 6 settembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al 50esimo Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como). La premier ha avuto un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dove, riferisce una nota di Palazzo Chigi, «ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7». La premier ha poi speso parole di fuoco contro l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia coinvolta nell’affaire con l’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Meloni durante il Forum Teha ha dovuto rispondere a molte domande sulla vicenda e all’ennesima la sua risposta è stata accolta dagli applausi del pubblico: «Non credo di dovermi mettere a battibeccare con questa persona, lo dico per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda come me. La mia idea su come una donna deve guadagnarsi uno spazio nella società è diametralmente opposta da quella di questa persona», ha detto. Le discussioni si poi spostate sull’economia italiana. Qui Meloni ha ancora una volta confermato la presenza dell’assegno unico nella legge di bilancio e ha aggiunto che «la stagione dei bonus e risorse buttate dalla finestra è finita».
Il bilaterale con Zelensky
Prima di presenziare al panel del Forum Teha di Cernobbio, la presidente del Consiglio Meloni ha avuto un bilaterale con il leader ucraino Zelensky. La premier ha rilanciato la linea italiana in politica estera ovvero «il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura», come si lege in una nota di Palazzo Chigi. I due leader hanno anche parlato della ricostruzione del Paese e in particolare si sono dati appuntamento all’anno prossimo per la Ukraine Recovery Conference, che si svolgerà proprio in Italia. Insieme, hanno poi affrontato l’attuale situazione sul fronte ucraino che vede alterne vicende: al nord con l’attestazione in territorio russo delle truppe di Kiev, mentre nel Donetsk continua la penetrazione di Mosca che insedia Pokrovsk. In particolare, si è discusso delle infrastrutture energetiche danneggiate dai russi, a cui ieri aveva anche accennato il ministro della Difesa Guido Crosetto. Per l’Ucraina sarà un lungo inverno e ogni aiuto sarà necessario.
«Lavoriamo per una pace giusta»
«Ringrazio Georgia Meloni e il popolo italiano per il loro sostegno e il lavoro congiunto per ripristinare una pace giusta. Il ripristino e la ricostruzione dell’Ucraina, compreso il suo sistema energetico, è stato uno dei temi discussi durante l’incontro. Abbiamo apprezzato la decisione dell’Italia di ospitare la prossima Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina nel 2025. Abbiamo anche discusso dell’attuazione della Formula di Pace. L’Italia è attivamente coinvolta nell’attuazione di ogni punto», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due leader hanno poi lasciato insieme il Forum di Cernobbio. La presidente del Consiglio ai cronisti che la assediavano mentre scendeva le scale di Villa d’Este ha risposto che l’incontro è «andato tutto bene».
«Nella legge di bilancio niente abolizione dell’assegno unico»
«Nella legge di bilancio non ci sarà l’abolizione dell’assegno unico e molte altre cose lette sui giornali. C’è la volontà di continuare a fare le cose confermando con le misure che avevamo già. Questo con la consapevolezza che la stagione dei bonus e risorse buttate dalla finestra è finita», ha dichiarato Meloni durante il Forum Teha di Cernobbio. Scendendo nello specifico del provvedimento e rispondendo ad alcune polemiche dei giorni precedenti, la premier ha precisato: «Ci sono pochi soldi? Non si possono buttare. le priorità che danno il moltiplicatore migliore sono le imprese che assumono, i salari, la difesa del potere d’acquisto delle famiglie la salute dei cittadini e la natalità, problema che dobbiamo affrontare». Meloni ha poi sottolineato che se non si interviene sul declino demografico, il prossimo futuro non sarà incoraggiante: «Il nostro sistema di welfare con questi dati democratici non reggerà perché la popolazione continua a invecchiare, nascono sempre meno figli e avremo sempre più persone da mantenere e meno persone che lavorano per mantenerle. Non se ne esce se non favoriamo anche qui delle politiche diverse».
L’elogio di Fitto: «Tutta l’Italia lo deve ringraziare»
La premier ha anche parlato della proposta di nomina italiana come commissario europeo di Raffaele Fitto, attuale ministro per le Politiche di coesione. «Per quel che riguarda il Pnrr mi viene da sorridere. In questi anni Raffaele Fitto si è preso ogni improperio dall’opposizione e oggi si chiede di avere continuità. Voglio ringraziare Fitto per il lavoro fatto. Tutto il sistema Paese sta lavorando e adesso arriva la fase più bella con la messa a terra. E credo che tutta Italia deve ringraziare Fitto per il lavoro fatto». Meloni ha però voluto rassicurare sul futuro della gestione del Piano di ripresa e resilienza: «Come il Pnrr è stato in buone mani con Raffaele Fitto, non ho dubbi che sarà in buone mani anche nei prossimi anni, perché è un progetto strategico sul quale il governo ha dimostrato di mettere tutta la sua capacità e attenzione». Ha annunciato che nei prossimi mesi si incominceranno a vedere i risultati del lavoro svolto: «Tutto il sistema Paese sta lavorando bene e adesso arriva la fase cruciale e più bella della messa a terra di queste risorse con i cittadini che vedranno il risultato che porta».
La premier ringrazia Sangiuliano: «Ha fatto cose importanti»
«Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia ma è stato importante il lavoro che ha fatto», così ha dichiarato la presidente Meloni durante il forum di Cernobbio. La premier ha fatto sue le novità portate avanti dall’ex ministro come «aver significativamente incrementato visitatori e introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia. È stata una scelta intelligente interrompere la vergogna italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa e avviare grandi progetti che erano fermi da decenni». Sul periodo che sta passando ha aggiunto: «Le mie settimane sono tutte abbastanza difficili e spesso devo dire anche, magari non è questo il caso, che quello che mi preoccupa non è quello che preoccupa nel dibattito generale». Infine, ha richiamato l’attenzione sull’inchiesta della procura di Perugia sui dossier creati sui politici con degli accessi fatti da funzionari pubblici: «Intendo fare il mio lavoro bene e fino alla fine della legislatura. E penso che gli italiani possono capire un certo doppiopesismo».
La difesa del ministro: «Non ci sono illeciti»
«Il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti. C’è stata una forte attenzione mediatica che ha trasformato una vicenda privata in una cosa pubblica», ha dichiarato la premier. Che ha aggiunto, spiegando il suo rifiuto iniziale delle dimissioni di Sangiuliano: «Non credo sia una cosa a cui bisogna prestarsi e quindi non ho accettato inizialmente le dimissioni di Sangiuliano». La presidente del Consiglio ha poi rilanciato l’azione dell’esecutivo rinsaldato dalla nomina come nuovo ministro di Alessandro Giuli: «Se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possono indebolire il governo si sbaglia. Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro».
In copertina: Palazzo Chigi I La presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la sua partecipazione al Forum Teha a Cernobbio, 7 settembre 2024
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