Insulti a Cristian Totti, la risposta di mister Amelia: «È grosso, non grasso. Chi critica lo fa per invidia»

All’esordio con l’Olbia Calcio, Totti Jr. era stato offeso per il suo peso e accusato di essere raccomandato

«L’ho scelto io senza raccomandazioni. E non è grasso». È questa, in sintesi, la risposta di mister Marco Amelia alle critiche e agli insulti piovuti su Cristian Totti, primogenito della leggenda romanista Francesco. L’ex portiere – campione del mondo 2006 – è oggi allenatore dell’Olbia Calcio, squadra in cui ha fatto il suo esordio Cristian. Il calciatore è stato criticato per il suo peso e accusato di giocare nella squadra sarda solo grazie al nome che porta. «Cristian è grosso, non è grasso. Gli insulti? È troppo intelligente per dare importanza a quattro stupidi da tastiera», commenta Amelia, chiudendo la questione iniziata dopo la prima partita della stagione di Totti Jr., soprannominato online “Capitan Salsiccia” e vittima di battute sul proprio aspetto fisico. Tra i commenti online, si legge: «Questo ha sia i piedi che le te**e di Ilary», «Mo je faccio la carbonara».


«Due chili non fanno la differenza»

«È gente invidiosa», continua a Amelia. E aggiunge: «Il problema è che Cristian è il figlio di Francesco Totti, non di uno qualsiasi. Ma nel mondo attuale tutti pensano di aver il diritto di dire la propria attraverso una tastiera». Ad ogni modo, l’allenatore afferma che Cristian è effettivamente un po’ appesantito, ma non per questo la sua prestazione ne risente. «Cristian lo vedo tutti i giorni. È grosso di suo, ha due spalle così. È normale che ci sia qualche chilo di troppo a inizio stagione. Ma lavora sodo. Due chili su un ragazzo che ne pesa 80 non incidono».


«A Cristian non frega niente»

Il classe 2005 è comunque abituato a farsi scivolare addosso le critiche, spiega Amelia in un’intervista all’edizione romana di Repubblica a cura di Marco Juric. «Non gliene frega niente. Tutti pensano che debba essere come il padre da quando è nato». Tuttavia, «Cristian è un ragazzo che sta scrivendo la sua storia, che si è messo in gioco per la prima volta con i grandi. E con grande umiltà, spirito di sacrificio e voglia di lavorare lotta per una maglia». «Mi auguro che faccia la stessa strada di Daniele Conti. Figlio di un campione come Bruno, che ha scelto la Sardegna da giovane», aggiunge Amelia.

«Cristian Totti non è raccomandato»

L’allenatore fuga ogni dubbio circa presunte raccomandazioni. «Se lui è qui, è perché ha delle qualità tecniche che abbiamo valutato utili per noi. Cristian l’ho visto da vicino al Frosinone lo scorso anno e penso possa fare questa categoria (la Serie D, ndr)». E il padre non ha avuto alcuno ruolo nella trattativa: «Francesco non l’ho proprio calcolato. Nel senso, ci siamo sentiti ovviamente. Siamo amici e parliamo di tante altre cose. Su Cristian mi ha solo chiesto: “Sei sicuro?”. Io gli ho detto: “Sì, penso sia la tappa migliore per il suo percorso”».

«Sbagliato far giocare Cristian Totti in attacco»

Amelia ha anche risposte per chi crede che, come il padre, anche Totti Jr. giocherà in attacco. «Hanno provato tutti a farlo giocare in attacco come il papà. Sbagliando». «Ho preso un trequartista che faceva fatica a giocare tra le linee, nonostante un ottima tecnica, e l‘ho messo a centrocampo, dove le sue qualità di ruba palloni e pulitore di gioco possono prevalere». Di un’altra cosa è certo il mister: niente maglia numero 10, almeno per ora.

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