Dolore alle gambe e alla schiena? Cos’è la «sindrome del sedere morto» o amnesia del gluteo, come prevenirla e come curarla
L’amnesia del gluteo, nota anche con l’espressione «sindrome del sedere morto», è una condizione tipica delle persone che passano molto tempo sedute, come ad esempio chi lavora in ufficio. Nonostante il nome quasi comico, può avere conseguenze debilitanti dolorose e difficili da gestire. In inglese viene definita dead butt syndrome e si verifica quando i glutei diventano talmente deboli che, in un certo senso, si dimenticano come funzionare, diventando lenti nell’attivazione o evitando del tutto di prendere parte all’atto motorio. Il gluteo è uno dei muscoli più grandi del corpo e uno di quelli maggiormente contribuisce ad assorbire gli shock subiti dal fisico. Quando non funziona, può contribuire a numerosi problemi: dalle lesioni ai tendini del ginocchio, ad artriti, tendiniti alle gambe, e sciatalgia.
A rischio anche chi pratica attività fisica
Al contrario di altre condizioni simili, l’amnesia del gluteo non è immediatamente evidente laddove c’è il problema. Difficilmente, infatti, i glutei saranno dolenti. Inoltre, a subirne gli effetti sono spesso persone che praticano attività fisica regolare, e non necessariamente quelle più sedentarie. Ciò avviene perché la mancata attivazione del gluteo comporta un cambiamento nel modo in cui molte attività vengono svolte dal nostro corpo. Spesso, a soffrire di questi dolori sono i podisti, chi gioca a golf, i tennisti, chi fa trekking in montagna. Per evitare di incorrere in problemi più o meno gravi, è necessario innanzitutto comprendere perché i glutei non si attivano, quali sono i sintomi, come capire se si soffre della condizione, e cosa fare per evitarla.
Cosa causa l’amnesia del gluteo?
I glutei, composti da tre muscoli situati nella parte posteriore e laterale dei fianchi, stabilizzano l’anca, sollevano la gamba e ruotano la coscia. Fungono da base per la colonna vertebrale, contribuendo a mantenere stabile il bacino e il core, spiega al New York Times la dottoressa Jane Konidis, specialista in riabilitazione fisica alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota. «Se fossero davvero morti, non riusciremmo nemmeno a stare in piedi», sottolinea. Ma ciò non toglie che i problemi si manifestano quando, a causa di lunghe ore trascorse seduti, i muscoli anteriori dell’anca e della coscia consentono ai glutei di “spegnersi”, sostituendosi ad essi. Il risultato è un ritardo nella loro attivazione. Questo squilibrio, nel tempo, può causare dolore lombare e alle ginocchia, soprattutto in persone fisicamente attive.
Come capire se soffri di amnesia del gluteo?
Riconoscere l’amnesia del gluteo non è facile. Mentre altri muscoli, come i quadricipiti, si gonfiano quando vengono attivati, non sempre i glutei danno segnali evidenti. Si potrebbe pensare di avere glutei forti perché si riescono ad eseguire molti squat. Ma in realtà altri muscoli, come quadricipiti e quelli dela schiena potrebbero compensare il lavoro mancante dei glutei. Un test semplice per identificare l’amnesia consiste nello stare in piedi su una gamba: se il gluteo è debole, potresti non sentirlo attivarsi immediatamente, spiega Konidis. Un altro metodo è l’esercizio glute bridge: da sdraiati a pancia in su, si sollevano i fianchi e verifica se si sente il muscolo bruciare. Se a scaldarsi sono i muscoli posteriori della coscia, i glutei non sono correttamente attivati.
Come prevenire e trattare l’amnesia del gluteo?
Per evitare questa condizione, è fondamentale attivare regolarmente i glutei, soprattutto dopo lunghe ore seduti e prima di attività podistiche e di rotazione. Semplici gesti come alzarsi ogni 30-50 minuti, marciare sul posto o fare squat aiutano a mantenere attivi questi muscoli. Gli esercizi mirati come clamshell, hip thrust, plank laterale e squat a una gamba sono ottimi per tonificare nuovamente i glutei e possono essere eseguiti a casa senza attrezzatura.
In copertina: ID 57713899 © Andrey Popov | Dreamstime.com
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