Scurati a disposizione per le elezioni a Venezia: «Posso dare una mano, non come sindaco». E il Pd apre: «Una bellissima notizia»

Dalla Mostra del cinema lo scrittore si fa avanti: «L’attuale governo è una vergogna che di sicuro non aiuta la città»

«Qualche avance mi viene fatta. Candidato sindaco no, però l’idea di fare il fiancheggiatore, di dare una mano nel caso di Venezia, che mi è carissima, mi tenta». Così lo scrittore Antonio Scurati ha smosso le acque della laguna già agitate dall’inchiesta per corruzione in cui sono coinvolti il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore Renato Boraso. L’occasione è stata la presentazione alla Mostra del cinema della serie ispirata al primo dei suoi libri della trilogia su Benito Mussolini. Una mossa, riferisce il Corriere della Sera, che ha colto di sorpresa il direttivo del Pd della zona: «Magari. Ma chi glielo ha chiesto? Ci potevate pure avvisare».


La discesa in campo

La discesa in campo di Scurati d’altronde non potrebbe che avvenire nella città dove è cresciuto e che ora vuole difendere dalla gestione del centrodestra: «Il mio convincimento è che, al di là degli aspetti giudiziari, il governo di Venezia sia impresentabile, gravato da un conflitto di interessi macroscopico, una vergogna che di sicuro non aiuta la città». Il piglio è di chi è sicuro della sua scelta e della fazione da cui dare battaglia. Ma l’affondo di Scurati ha spiazzato i dem veneziani: non si sa da dove sia arrivato il supporto per l’autocandidatura. Tuttavia, gli animi sono sereni e ben disposti nei suoi confronti: «Che Antonio Scurati sia a disposizione per Venezia è una bellissima notizia. Un’intellettuale che è cresciuto a Venezia che si mette a disposizione e a servizio della sua città. Ne siamo contenti e spero ci sarà modo di confrontarsi per il bene della nostra città», spiega la segretaria del Pd Monica Sambo. Di parere analogo anche Gianfranco Bettin di Verdi Progressisti: «Una bella notizia che una persona di valore come Scurati, che ha vissuto qui e poi si è trasferita altrove, abbia a cuore la città. Oltretutto la sua messa a disposizione è stata detta con misura. Cosa unica in una città che ha visto molti “primi che passano” asserire di volerla governare».


C’è già la casella: alla Cultura

Le elezioni amministrative di Venezia sono ancora lontane: si voterà nella primavera 2025. Ma c’è già chi pensa a una sistemazione di Scurati nell’eventuale giunta di sinistra: «Chiaro che come assessore alla Cultura farebbe meglio di Brugnaro», sostiene con ironia Marco Gasparinetti, capogruppo della civica Terra e Acqua. «Mi pare un bel segnale che persone di valore siano interessate al destino di Venezia», afferma Nicola Pellicani, già consigliere dem fino al 2020 a Venezia ed ex deputato. Nella sua carriera Scurati ha accumulato un bagaglio storico-artistico di rilievo, bestseller con la trilogia di M., ora in uscita con un quarto capitolo conclusivo e protagonista alla Mostra del cinema di Venezia con la serie tv basata sui suoi romanzi. E sarebbe anche un’arma da sfruttare contro la giunta di destra sfruttando le polemiche per la censura imposta dalla Rai sul discorso che doveva tenere in occasione del 25 aprile scorso, durante una puntata del programma di Serena Bortone.

In copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI I Antonio Scurati alla premiere di “M – Il figlio del secolo” all’81esima Mostra del cinema di Venezia, 6 settembre 2024.

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