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Maria Rosaria Boccia docente in chirurgia estetica alla Federico II. «Ma non ha mai insegnato»

07 Settembre 2024 - 09:04 Ugo Milano
L'università gli ha riconosciuto l'attestato di docenza che annuncia la sua partecipazione come professoressa al corso

Non solo imprenditrice di moda con un due lauree in Economia, ma Maria Rosaria Boccia potrebbe anche insegnare al master di II livello in Chirurgia estetica all’università Federico II di Napoli. Dopo il caso dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano terminato con le sue dimissioni, la 41enne nata a Pompei rischia di farne scoppiare un altro: questa volta nell’ateneo campano. L’università infatti gli ha riconosciuto l’attestato di docenza, come scrive Repubblica, la lettera che annuncia la sua partecipazione come professore al corso. «C’è scritto che la dottoressa Boccia interverrà al master dell’anno accademico 2024-2025 in qualità di docente», sottolinea il professore Francesco D’Andrea che ha apposto la sua firma all’attestato in qualità di direttore del master, «mi assumo la responsabilità della mia leggerezza».

Il caso

«La dottoressa Boccia si era proposta come docente, mi era stata presentata dall’onorevole Simona Loizzo (in quota Lega, ndr) ed io avevo pensato che fosse opportuno dare seguito alla sua richiesta», spiega D’Andrea, ordinario di Chirurgia plastica. Quindi ancora una volta torna la rete di amicizie e conoscenze tra deputati e senatori, utili a tessere rapporti da far valere poi sul piano pratico. Boccia insieme a Loizzo presiedeva l’intergruppo Parlamentare sulla Medicina estetica e la bellezza, istituito a gennaio 2024 e presentato alla Camera dei Deputati il 1° febbraio. Il presidente del Comitato tecnico scientifico dell’intergruppo è lo stesso D’Andrea. «Io neppure sapevo cosa fosse un intergruppo parlamentare. Me lo spiegò la dottoressa Boccia, invitandomi alla presentazione a Roma, e mi offrì
la presidenza della parte scientifica del comitato. Di lì a un po’ mi giunse l’incarico dalla Camera dei Deputati», riepiloga D’Andrea.

Il Master

Forse per riconoscenza, l’8 maggio quando invita Boccia e Loizzo ai saluti istituzionali dell’inaugurazione del master, il 20 giugno, precisa: «Il master di II livello della nostra Azienda Ospedaliera universitaria è stato concepito conformemente a tali requisiti (quelli che impegnano l’Intergruppo a “garantire la sicurezza dei pazienti e promuovere l’eccellenza clinica del settore”, ndr) ponendosi come esempio di eccellenza nel settore e sostenendo il progetto dell’Intergruppo». Quel giorno si presenta solo Boccia che tiene un vero e proprio intervento: “Lezione: Comunicazione e management sanitario, Carriera, Leadership, Gestione, Efficienza”, come scrive sui suoi social.

«A quell’attestato non è seguito alcun incarico»

D’Andrea però ci tiene a precisare che «a quell’attestato (di docenza, ndr.) non è seguito alcun incarico». Per il prossimo anno accademico quindi non sarà prevista nessuna lezione: «La dottoressa Boccia si qualificava quale esperta di comunicazione e media management. E questo, immagino, avrebbe insegnato al master». Il professore conclude: «L’attestato di docenza da me firmato non ha alcun valore. Mai protocollato, dunque carta straccia. Firmato solo da me, non anche dal rettore. La dottoressa Boccia non è mai stata inserita nella docenza del master. I docenti sono ufficialmente depositati presso gli uffici dell’ateneo e lei non c’è, così come non è previsto nel piano didattico del master l’insegnamento di cui lei
parla».

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