Nablus, il governatore ad Al Jazeera: «Attivista 26enne Usa uccisa da un cecchino». L’esito dell’autopsia

La giovane con doppia cittadinanza statunitense e turca stava manifestando contro l’esercito israeliano in Cisgiordania. La famiglia chiede un’indagine indipendente

L’attivista 26enne turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, uccisa ieri 6 settembre a Nablus (Cisgiordania), sarebbe morta perché colpita dal proiettile di un cecchino alla testa. A riferirlo è il governatore della regione in seguito all’autopsia condotta sulla giovane dai medici palestinesi. «L’autopsia dell’attivista turco-americana ha confermato che è stata uccisa da un colpo di arma da fuoco sparato da un tiratore dell’esercito di occupazione», ha detto alla tv panaraba Al Jazeera. L’attivista partecipava a Beita, non lontano da Nablus, a una manifestazione contro l’occupazione dell’esercito israeliano. Portata all’ospedale Rafidia, i medici non hanno potuto far niente per lei. La famiglia ora chiede un’indagine indipendente sulla sua morte.


«Chiediamo a Biden e a Kamala un’indagine indipendente»

L’inchiesta interna già annunciata dall’esercito israeliano, Idf, nella giornata di ieri non basta: «Un’indagine israeliana non è sufficiente», dichiarano. La famiglia della vittima ha chiesto agli Stati Uniti un’indagine indipendente sulla morte della ragazza: «Chiediamo al presidente Joe Biden, alla vicepresidente Kamala Harris e al segretario di Stato Antony Blinken di ordinare un’indagine indipendente sull’uccisione illegale di una cittadina statunitense e di assicurare la piena responsabilità dei colpevoli. La sua presenza nelle nostre vite è stata presa inutilmente, illegalmente e violentemente dall’esercito israeliano», scrivono i familiari in una nota come riporta l’Ansa. I parenti denunciano che la 26enne è stata uccisa mentre «difendeva pacificamente la giustizia». La giovane donna faceva parte dell’International Solidarity Movement (Ism), un’organizzazione filopalestinese.


Leggi anche: