Il ritorno dei Co’Sang e un «nuovo» Shiva. Tananai re delle ballate – Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Cassio – Felice a metà

Cassio sguinzaglia un sentimentalismo intestino, di pancia, come se la musica fosse una via di fuga per esorcizzare pensieri scomodi, estremi, anche quando piuttosto comuni. Cassio osserva il mondo, lo viviseziona, lo spacca in due con la propria riflessione, e poi mette tutto in una canzone. Questo ci è piaciuto di Felice a metà, soprattutto la profonda coscienza, la profonda dignità nel porsi problemi che nel pop italiano non si pone più quasi nessuno. Il pop di solito, al contrario, se la da a gambe levate dinanzi anche al più comune dei problemi esistenziali. Cassio invece imbocca quella strada a 300 all’ora, con i freni rotti e una chitarra. Bravissimo.