Il ritorno dei Co’Sang e un «nuovo» Shiva. Tananai re delle ballate – Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Shiva – Milano Angels

Milano Angels è stato composto in un periodo in cui Shiva si è diviso tra carcere e domiciliari, lo scrive lui stesso sui propri canali social. Anche senza andare oltre la mera cronologia degli eventi della storia di Shiva, è indubbio che Milano Angels, scritto in un clima evidentemente difficile, rappresenta non il miglior lavoro di Shiva ma quello che consideriamo il primo e finora unico lavoro di Shiva. Tutto ciò che è successo prima, non ce ne voglia, per decenza, non lo considereremo nemmeno. Perché Shiva finalmente ci racconta qualcosa di autentico. Non fa il gangsterino di plastica allo specchio perché in Milano Angels si tirano le somme: il disco è evidentemente figlio di un periodo di riflessione, forzata o meno. Tutto prende forma, si fa più intenso, vivo, interessante. Memorabile? No. Perfetto? No. Però sensato, cosa che nella discografia di oggi è già un traguardo enorme, per il vecchio Shiva, pensavamo, in tutta onestà, irraggiungibile. Invece oggi ascoltiamo Let’s Go, ascoltiamo Gotham, ascoltiamo Sete, ascoltiamo Don’t Cry No More, ascoltiamo Volo Express, ascoltiamo Lettera a Draco e perlomeno abbiamo l’impressione di avere a che fare con un artista.